ANNO 14 n° 89
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Primarie Pd, renziani e fioroniani alleati nel nome di Bonaccorsi

VITERBO – La candidatura a segretario regionale del Pd di Lorenza Bonaccorsi ha dato vita nella Tuscia ad una curiosa unità d'intenti: renziani e fioroniani, uniti in una sola lista, per sostenere la deputata al congresso di domenica prossima. Dove dovrà vedersela col reatino Fabio Melilli (dato per favorito alla vigilia, grazie soprattutto ai voti romani, che si annunciano numerosi) e al civatiano Marco Guglielmo.

Stamane è stata presentata la lista di cui sopra, guidata da Francesco Serra (renziano), seguito dalla delfina fioroniana Luisa Ciambella, e poi via via tutti gli altri: il civitonico Massimo Alfieri, la bagnorese Luciana Vergaro, il sindaco di Caprarola Eugenio Stelliferi, la renziana viterbese Martina Minchella, Antonio Scarcella, Isabella Landi di Canino, Marco Rocchi di San Lorenzo Nuovo. Nella sede del Pd di via Polidori ci sono quasi tutti, con un paio di assenze “perché questa è una squadra di giovani e di gente che lavora, persone di qualità”, come puntualizzano quasi subito Serra & Ciambella.

E' il capogruppo del Pd in consiglio comunale a presentare l'avventura, prevenendo pure con una certa arguzia le domande maliziose suggerite dalla strana alleanza: “Questa è una lista con una componente renziana e una popolare – ha premesso Serra – e non ci vedo nulla di innaturale. La cosa anomala, semmai, era quando i popolari appoggiavano Cuperlo alle primarie...” E la Ciambella, a raccogliere l'assist: “Non ci vedo nulla di strano. Anzi, per la prima volta faccio una battaglia politica che sento mia, visto che dal 2007, da quando è nato il Pd, noi siamo stati sempre per un partito inclusivo. Il modello che non ci appartiene è di quegli ex Ds che oggi appoggiano Melilli e che rivendicano il primato del partito in sé. Ringrazio allora quegli amministratori che hanno comunque accettato la candidatura con noi, pur avendo subito delle forti pressioni”. Ad Andrea Egidi, Enrico Panunzi e compagnia saranno fischiate le orecchie, anche se poi pure loro hanno qualche renziano in casa (vedi Trani).

Ancora Serra: “Cosa conta l'elezione del segretario regionale? Conta tantissimo, in un partito che oggi è al governo in Regione e che può avere un canale privilegiato per discutere e sottolineare le questioni del territorio. Per quanto riguarda la Tuscia, i temi sono tanti: dai rifiuti da Roma, un fatto imprevisto e irriguardoso, al completamento della trasversale, ai problemi del discreto ceramico di Civita Castellana, fino alle esigenze del settore agricolo, castanicoltura in primis. Su tutti questi punti crediamo che Lorenza Bonaccorsi sia la persona giusta, la migliore possibile: ci ha già dato delle certezze importanti”. Sempre che, una volta eletta, la segretaria renziana non si dimentichi della Tuscia, come hanno fatto la maggior parte dei suoi predecessori.

Ecco allora che pure Luisa Ciambella confida in un cambiamento: “Siamo la parte con la schiena dritta. Quella che non si vuole piegare alle logiche romane. Sostenere la Bonaccorsi vuol dire stare dalla parte di chi fa i fatti: abbiamo bisogno di un partito che ci affianchi nelle nostre battaglie sulle esigenze del territorio. Abbiamo incluso amministratori e forze giovani che il partito non riusciva a contenere e che adesso invece trovano spazio e voce”.

E venerdì Lorenza Bonaccorsi sarà in città, prima del voto di domenica.

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