ANNO 14 n° 116
Regala all’amichetto un vecchio cellulare
il padre finisce a processo per furto

VITERBO - Un piccolo regalo da parte di un bambino di 6 anni al suo compagnetto di scuola, nonché di giochi al parco, che fa finire il padre in tribunale. A processo per furto.

Protagonisti della singolare vicenda due famiglie viterbesi: da una parte i proprietari del cellulare, un vecchio modello di telefono con lo schermo ancora in bianco e nero, e dall’altra i genitori del nuovo piccolo possessore. Un bimbo di prima elementare tornato a casa da un pomeriggio al parco con lo sconosciuto nonché inconsueto giocattolo.

''Ci siamo ritrovati dentro questa storia senza nemmeno sapere il perché - spiega al giudice la madre del piccolo - é stato un regalo innocente che si é trasformato in un incubo: tra l’altro quel cellulare neppure ha mai funzionato. E ad oggi non saprei dove sia andato a finire. Da quel pomeriggio del 2013, abbiamo fatto due traslochi e abbiamo cambiato auto''.

Alla sbarra per furto, il padre del bambino di 6 anni. Secondo l’accusa l’uomo avrebbe rubato quel telefonino qualche giorno prima e lo avrebbe poi regalato al piccolo come giocattolo. Non immaginando che la generosità del figlio lo avrebbe fatto scoprire.

Ora quel cellulare, sparito nel nulla, é al centro di un processo.

''Io non sapevo da dove arrivasse quel telefono - spiega la moglie dell’imputato - l’ho trovato un giorno a casa sul mobile dell’ingresso. Qualche tempo dopo non c’era più''. Già regalato all’amichetto dal figlio.

''Era bianco, con i tasti - sottolinea - Non credo che arrivasse a 50 euro di valore''.

Si tornerà in aula a novembre per ascoltare la versione dell’imputato. Intanto, tra il pubblico presente, le madri dei piccoli amichetti commentano: ''Ci hanno trascinato in una situazione surreale. Ma anche se piccolo hanno imparato la lezione: ora non accettano più niente da nessuno''.




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