ANNO 14 n° 109
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''Questo fa saltare in aria tutto''
Il 24enne arrestato pubblicava post minacciosi e viveva isolato da tutti, Dennis era sempre davanti al computer e usciva di casa solo per comprare le sigarette

di Irene Minella

VITERBO – ''Questo fa saltare in aria tutto''. Così scriveva sui social Dennis Illarionovs con il nickname di ''papamaialettoxvi'', oltre ai tanti commenti inneggianti al terrorismo e contro la religione cristiana. Poi le foto come quelle che lo ritraevano con occhiali scuri e pistola in mano oppure le vignette, autoprodotte, con l’immagine di un corpo dilaniato da un’esplosione. I profili social del 24enne, cittadino italiano di origine lettone, lo hanno tradito. Proprio grazie a quelle parole e alle immagini postate sul web, il giovane è finito nel mirino del Fbi e successivamente è stato arrestato dalla polizia di Stato della questura di Viterbo.

''Non è un terrorista'' hanno detto coralmente il questore Lorenzo Suraci, la dirigente della Digos Monia Morelli e il dirigente del servizio antiterrorismo Fabio Berilli, che si sono occupati delle indagini. ''Non risulta infatti alcun collegamento con gruppi terroristici'', hanno aggiunto.

Dalle indagini sulla vita del 24enne è emerso che Dennis è un ragazzo solo. Niente parenti, niente amici. Ha contatti solo con la madre con la quale era arrivato in Italia nel 2002 vivendo, per qualche tempo, in un Comune della provincia di Viterbo. Più tardi i due si trasferiscono nel capoluogo della Tuscia dove da circa un anno, ossia da quando la madre si è trasferita in Germania, vive da solo.

Disoccupato e mantenuto economicamente da quel poco che la madre riesce a mandargli dalla Germania, Dennis è sempre chiuso in casa. Passa le sue giornate costantemente davanti al computer e non ha alcun contatto con l’esterno. Esce solo per comprare le sigarette o procurarsi qualcosa da mangiare. Il 24enne lettone è completamente isolato dalla comunità in cui vive.

Chiuso nel suo appartamento il ragazzo si è sempre di più avvicinato alle idee dell’estremismo islamico. Testimoni di queste ideologie criminali i sui profili social e gli oggetti rinvenuti e sequestrati dagli inquirenti a seguito della perquisizione all’interno della sua abitazione.

In casa Dennis aveva precursori per la fabbricazione di ordigni artigianali, un cilindro in carta, contenente verosimilmente nitrato puro, e avvolto da monetine che in caso di esplosione avrebbero reso ''la deflagrazione più efficace e letale''. Il 24enne si era procurato anche un fucile e due pistole ad aria compressa oltre ad armi bianche come tirapugni e un’accetta. Gli inquirenti hanno sequestrato anche delle tute mimetiche e diversi dispositivi e apparecchiature informatiche.

Al momento Dennis Illarionovs, rinchiuso in carcere, dovrà rispondere dell’accusa di detenzione e fabbricazione di materiale esplosivo. Un ''reato spia'' che consente alla polizia di proseguire in ulteriori indagini e controlli.

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