ANNO 14 n° 88
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''Quelli dell'Isis erano infiltrati''
Neanche la Pro loco sapeva della mascherata jihadista di Carnevale

di Eleonora Celestini

TUSCANIA – Meno male che non erano jihadisti veri. Perché altrimenti l'invasione dello Stato islamico in Italia sarebbe già cominciata, partendo dalla testa di ponte di Tuscania. Nessuno, infatti, era stato messo a conoscenza della loro presenza tra i carri di carnevale che domenica scorsa hanno attraversato Tuscania. L'uscita, francamente di pessimo gusto, del gruppo mascherato da miliziani dello Stato islamico, finita anche su diversi importanti quotidiani nazionali, sembra essere stata quindi solo l'iniziativa estemporanea di alcune persone che non hanno valutato quanto tale sortita nel convoglio carnevalesco avrebbe potuto urtare le sensibilità dei cittadini.

Anche la Pro loco tuscanese, organizzatrice della manifestazione, attraverso il portavoce Alberto Puri, si è dissociata dall'iniziativa ''militare''. L'associazione, infatti, segue la linea del Comune e del sindaco Fabio Bartolacci e afferma di essere stata all'oscuro del carro di carnevale jihadista fino al momento in cui questo non si è inserito autonomamente nella sfilata. ''Una situazione imprevedibile, non certo premeditata – spiega Alberto Puri -. Di solito quando si organizzano queste manifestazioni, si concorda prima con l'amministrazione comunale e coi partecipanti il tenore e il tema della sfilata. Né la pro loco né il Comune potevano immaginare che un gruppo di ragazzi, neanche più tanto giovani, avrebbero deciso in maniera autonoma di partecipare alla sfilata, infiltrandosi nel convoglio senza prima avvertire. Credo che il loro intento fosse quello di prendere in giro l'Isis. Una goliardata, insomma. Però è chiaro che siano molti quelli che si sono risentiti. Non doveva accadere''.

Puri ricostruisce l'accaduto. ''Ci siamo trovati tutti alla partenza, noi, gli amministratori comunali, i cittadini e tanti altri – continua -, chiedendoci perché quel pick up fosse lì. Ora, le strade da seguire in quel momento erano due: o li bloccavamo subito, prima della sfilata, o li avremmo rimproverati dopo. Abbiamo scelto questa seconda soluzione, col senno di poi non so dire se abbiamo fatto bene, ma appena terminata la manifestazione li abbiamo contattati e ripresi. Anche il giorno abbiamo fatto presente loro quanto la mascherata da miliziani dell'Isis fosse stata inopportuna e deprecabile. Peraltro, per i carri programmati era stata prevista un'assicurazione di copertura, per il pick up no, per il semplice fatto che lì non ci sarebbe dovuto essere''.

La éro loco ha ricevuto la lettera in cui il sindaco Bartolacci chiede che situazioni del genere non si ripetano più in futuro. ''L'abbiamo ricevuta e gli risponderemo la stessa cosa che abbiamo detto fino ad ora: anche noi eravamo all'oscuro della vicenda – conclude -. Ripeto, non sarebbe dovuto accadere e certamente non accadrà più: nella sfilata di domenica prossima non ci saranno pick up di jihadisti mascherati nè bandiere dell'Isis''. 

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