ANNO 14 n° 89
Mancini all'inaugurazione del circolo di via Saffi
''Quelle tessere sono tutte regolari''
Il segretario del circolo unico Mancini denuncia di aver ricevuto pressioni

di Roberto Pomi

VITERBO – Tesseramento Pd, parla il segretario del circolo cittadino Carlo Mancini. ''Non ci sono irregolarità per quanto riguarda le tessere fatte. In queste ore alcune persone stanno facendo affermazioni di cui se ne assumeranno la responsabilità all’interno degli organi del partito, chiamati a valutare la situazione e a esprimersi. Il tesseramento è regolare e come segretario mi sono occupato del bene del Partito Democratico cittadino'', così Mancini. E' necessario ascoltarlo per capire cosa è accaduto e per avere la sua prospettiva sull’esposto, dove si parla di 300 tessere irregolari, presentato da alcuni iscritti ai vertici del Pd e di possibili azioni penali.

C’è un’accusa di 300 tessere irregolari, cosa ne pensa?

''Fango che qualcuno cerca di gettare addosso alla mia persona e al Pd. Il tesseramento è stato regolare, sebbene condito da tanto nervosismo e da un vero e proprio clima di sfida. Tutte cose che fanno male alla politica. Sono sereno nel dire che le tessere sono regolari, chi sostiene il contrario se ne assumerà la responsabilità nelle sedi preposte dal partito stesso. Non mi piace questo sventolare la prospettiva di azioni penali e di portare tutto in tribunale. Se serve ci andremo e io dirò quello che ho da dire a 360 gradi. Credo di aver lavorato in questi anni per il rispetto delle regole e per mettere ordine a situazioni particolari che hanno caratterizzato il passato. Forse qualcuno intende farmela pagare per questo. Vogliono colpirmi, buttarmi giù''.

In che senso?

''Provate ad andare a ricostruire cosa accadeva due anni fa, quando non ero segretario. In questi due anni abbiamo aperto la sede di via Saffi e mi sono speso per impedire il tesserificio e lo smistamento delle tessere. Chiedete in giro cosa accadeva prima, nei passati tesseramenti. Potreste fare lo scoop. Credo di essere così odiato, e oggetto di continui attacchi, perché ho impedito proprio di portare le tessere fuori dal circolo. Per quello che riguarda la mia azione ho fatto il segretario e ho lavorato per costruire un clima di dialogo, ma non sempre e non con tutti è possibile. Personalmente sono stato più volte insultato e qualcuno è andato anche oltre, non ho mai pensato però di portare la cosa nei tribunali. Se serve a qualcuno andiamo, ognuno racconterà cosa è accaduto e porterà le prove e i documenti e le testimonianze a sostegno''.

L’accusa è che ci sarebbero 300 tessere in più rispetto a quelle certificate nei verbali. Come lo spiega?

''Credo che se ci sono questioni andrebbero risolte all’interno del Pd e non serve andare a ''sparare'' sulla stampa. Gli organi di garanzia esistono per questo, a tutela di tutti e soprattutto del partito. I miei accusatori parlano di 300 tessere che non risulterebbero nei verbali. La questione è che non mi risulta il regolamento preveda dei verbali. Forse qualcuno pensava di utilizzare dei verbali a uso interno per controllare l’andamento del tesseramento ma la questione è che preposto al controllo del tesseramento è il segretario e non strutture esterne e in qualche modo private. Mi chiedo a questo punto dove sono finiti i verbali, chi li ha avuti davanti agli occhi? Contengono dati sensibili, perché l’appartenenza politica è un dato sensibile e ci sono precise norme a tutela della privacy. Non vorrei che qualcuno abbia potuto ledere la privacy di nostri iscritti. Mi riservo di andare in fondo a questa cosa. Ripeto però che la vicenda va affrontata dentro al Pd e non sulle pagine dei giornali. Anche io ho delle cose da chiedere e delle perplessità ma mi sono mosso dentro casa e ho scritto al partito provinciale. Ripeto: mi vogliono far cadere perché sono scomodo''.

Cosa ha scritto al provinciale?

''Le anomalie emerse sulle tessere. Ho letto che la stampa locale si è appassionata alle file di cingalesi fuori via Saffi, anche io ho trovato la cosa meritevole di attenzione. Non ho potuto fare altro che fare le tessere ma ho chiesto al provinciale una verifica perché pare che alcuni di loro siano a Viterbo con permesso di soggiorno provvisorio. Rimango comunque colpito da tanta attenzione sul circolo di Viterbo e sul rispetto delle regole solo qua. A volte ho la sensazione che c’è qualcuno nel Pd che applica due morali, a seconda della convenienza. Qualcuno si è accorto per esempio che a Bagnaia sono state fatte le tessere senza una sede e un ufficio adesioni? Stranamente la cosa non appassiona i paladini delle regole. La verità è che sarebbe bene superare i correntismi e costruire un partito nuovo, questo dovrebbero auspicarlo anche i tanti che si riempiono la bocca di renzismo. Personalmente spero che anche a Viterbo arrivi una vera ondata renziana e che spazzi via la doppia morale di qualcuno, di chi pensa di stare nel Pd e tenere a battesimo altre formazioni politiche e di chi non perde occasione per tentare linciaggi mediatici da prima Repubblica''.

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