ANNO 14 n° 89
Quei paesi dove si va ancora in cerca delle ''tacche''
Proceno e Latera nell'elenco dei 1200 comuni italiani dove il telefonino ''non prende''. Appello dei sindaci per uscire dall'isolamento

VITERBO - (sim.lup.) - Nell’era degli smartphone ancora oggi c’è chi è costretto ad andare a caccia delle ''tacche'' per fare una telefonata, inviare un  messaggio o navigare su Internet. In provincia di Viterbo succede agli abitanti di Latera e a Proceno, paesi dove il segnale telefonico è in parte o del tutto assente. Sono più di 1200 i comuni italiani – oltre 5 milioni di abitanti – dove si registrano gli stessi problemi, a causa della loro posizione geografica o per la conformazione stessa che li caratterizza. Che se da una parte ne fanno dei luoghi unici, dall’altra sono causa anche di disagi. Attraverso un’iniziativa promossa da Uncem (Unione nazionale dei Comuni, delle Comunità e degli Eni montani), questi paesi hanno lanciato una campagna per chiedere alle istituzioni e alle compagnie telefoniche di mettere fine all’isolamento.

''Siamo un paese costruito in tufo – dice il sindaco del paese dell’aglio rosso Cinzia Pellegrini -. Vantiamo nel nostro territorio due monumenti: Palazzo Sforza e l’antico castello. Due tesori, le cui mura imponenti però fanno da scudo al segnale telefonico. Serve una copertura adeguata al nostro caso. Avevamo una antenna fino a sei anni fa, ma per varie vicissitudini è stata dismessa. Da allora si è creato un buco nella ricezione, per cui alcune zone del paese sono coperte e altre no''. A Latera il problema è circoscritto alla parte bassa del paese e ad alcune zone più isolate: località San Sebastiano, Vigolo e Praticello, via dell’Ospedale, via delle Mura e Corso Vittorio Emanuele III. ''Qui abbiamo problemi anche con la televisione. Quando abbiamo saputo dell’iniziativa Uncem abbiamo deciso di mandare anche noi una segnalazione'', afferma Francesco di Biagi, primo cittadino del comune un tempo amministrato dai Farnese.

I disagi peri residenti si possono immaginare, ma oltre a questi ci sono anche i danni economici e le opportunità mancate: ''Per paesini come il nostro la comunicazione è vitale. – dice ancora il sindaco di Proceno - . Penso agli anziani, ad esempio, che rispetto al passato hanno uno stile di vita diverso: va garantita loro la possibilità di uscire di casa, di vivere il paese, e allo stesso tempo di essere raggiungibili e poter comunicare al telefono con figli e nipoti''. Il Comune vuole anche investire per riportare a vivere a Proceno chi in passato se ne è andato: ''Ma per fare questo devi poter offrire le comodità dei giorni nostri, insieme a una qualità della vita che solo borghi come il nostro possono offrire''. Il Comune nel frattempo ha potenziato la rete wifi, anche per venire incontro alle esigenze dei turisti: ''Stiamo facendo tanto per promuovere il paese, con una Pro Loco innovativa, con tanti progetti e iniziative, ma poi alla fine c’è sempre questo limite con cui siamo costretti a scontrarci. Sentire per strade persone al telefono dire ‘scusa non ti sento, sono a Proceno’, è una nuova ferita che si apre''.

Quale sia invece il problema a Latera non si sa: ''Tra Valentano e Latera esiste un ripetitore, ma il segnale nella parte bassa del paese proprio non arriva''. Anche qui i disagi non toccano solo i residenti. ''Nella zona del paese senza segnale si trova il Museo della Terra – spiega sempre il sindaco – una struttura in cui sono custoditi oggetti e strumenti che raccontano il nostro territorio e le sue tradizioni. Un museo moderno dotato della tecnologia q-code che permette al visitatore un’esperienza più coinvolgente. Ma è evidente che senza segnale telefonico questa opportunità non possa essere sfruttata''.




Facebook Twitter Rss