VITERBO – Se fosse un film, si intitolerebbe ''Quelle strane coincidenze''. Il fatto singolare - e reale - è accaduto, ancora una volta, durante la campagna elettorale del Pd per le primarie per la scelta del segretario regionale.

Dopo il pranzo organizzato dai centri anziani e trasformatosi in un incontro con il candidato, poi eletto segretario, Bruno Astorre con tanto di distribuzione di ''santini'' (CLICCA QUI PER LEGGERE LA NOTIZIA), alla redazione di Viterbonews24 è arrivata un’altra segnalazione relativa questa volta a una singolare visita fatta da un consigliere comunale Pd in una casa di riposo della provincia a due giorni dalle primarie.

Il consigliere è molto conosciuto nella zona, così come nota è la sua appartenenza alla corrente politica interna al Pd che fa capo ad Enrico Panunzi e che al congresso regionale ha sostenuto la candidatura di Bruno Astorre.

Il consigliere si sarebbe fatto un giro nella casa di riposo, pare accompagnato da un dipendente suo amico, anch’egli iscritto al Pd. Avrebbe visitato gran parte della struttura, inclusa la cucina, facendosi vedere dal personale. Una visita, di cui la direzione pare non fosse a conoscenza, durata più di mezz’ora. A qualcuno dei dipendenti è sorto il sospetto che quella non fosse una visita di cortesia quanto un richiamo al voto che si sarebbe tenuto da lì a qualche giorno, un promemoria anche sul candidato segretario da votare visto che lo stesso consigliere era in corsa nella lista di Astorre.

Dubitare è lecito ma di per sé non costituisce un atto d’accusa né una prova provata dei fatti. E al cronista interessano i fatti. Il dato oggettivo è che a pochi giorni dalle primarie un esponente politico ha visitato una casa di riposo senza autorizzazione, in violazione – pare – anche alle norme interne della struttura. Un fatto su cui, con tutta probabilità, verrà fatta luce.