ANNO 14 n° 111
Protocollo antimafia sul completamento di Belcolle
Sarà siglato giovedì tra Prefettura e Azienda sanitaria

VITERBO - Giovedì 13 giugno alle ore 12.00, presso la Sala Coronas della Prefettura, verrà sottoscritto tra il prefetto, la Asl di Viterbo e l’Ati Salc Spa –Ircop Spa e le organizzazioni sindacali di categoria, ''il protocollo di legalità tra la Prefettura di Viterbo e l’Azienda sanitaria locale per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose e dei fenomeni corruttivi'', finalizzato a garantire una rapida e corretta esecuzione e gestione dei lavori di completamento del Corpo A3 dell’ospedale Belcolle, secondo le modalità e le caratteristiche soggettive e prestazionali indicate nel bando, nel disciplinare di gara, nel capitolato speciale d’appalto e in tutti gli allegati contestualmente approvati.

Con la sottoscrizione di tale protocollo, i firmatari assicurano la realizzazione del preminente interesse pubblico alla legalità e alla trasparenza, in relazione alla realizzazione dell’opera di cui si tratta, esercitando appieno i poteri di monitoraggio e vigilanza attribuiti dalla legge, anche ai fini della prevenzione, controllo e contrasto dei tentativi di infiltrazione mafiosa e di verifica della sicurezza della regolarità dei cantieri di lavoro.

Al fine di garantire più elevati livelli di prevenzione antimafia nella esecuzione di tale opera, il regime delle informazione antimafia è esteso anche a tutti i soggetti appartenenti alla ''filiera delle imprese''.

La sottoscrizione del protocollo, garantisce, tra l’altro, l’alimentazione di una banca dati, attraverso un flusso di informazioni che consente il monitoraggio nella fase di esecuzione dei lavori, dei soggetti che realizzano le opere, dei flussi finanziari connessi alla realizzazione delle opere, nonché delle condizioni di sicurezza dei cantieri e del rispetto dei diritti contrattuali dei lavoratori impiegati;

Il protocollo di cui si tratta prevede misure volte a rendere più stringenti le verifiche antimafia ed anticorruzione per garantire una rapida e corretta esecuzione dei contratti, nonché intese finalizzate a rendere più stringenti le verifiche antimafia anche mediante forme di monitoraggio durante l’esecuzione dei lavori, secondo le previsioni contenute nelle deliberazioni del Cipe, rafforzando i presidi a tutela della trasparenza e in funzione anticorruzione.

Sono stati altresì invitati a partecipare il procuratore della Repubblica di Viterbo e di Civitavecchia, il questore di Viterbo, il comandante provinciale dei carabinieri e il comandante provinciale della Guardia di Finanza.




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