ANNO 14 n° 88
Filippo Rossi
Pronto a esplodere il caso Viva Viterbo
Il rimpasto di giunta rischia di portare allo scontro la ''rete'' delle liste civiche

di Roberto Pomi

VITERBO - Rimpasto di giunta, prossima stazione il caso Viva Viterbo. Trovare la quadra sul nuovo esecutivo di Palazzo de Priori è impresa difficile per Leonardo Michelini e la sua maggioranza. Pensare di chiudere la partita con 6 assessori, come richiesto dal Pd poi risulterebbe davvero impossibile.

Ma anche trovare un accordo tra le due anime in cui risulta diviso il mondo democratico: ''popolari'' ed ''ex diessini''; non significherebbe aver passato il guado. Guardando un passo più in là infatti è possibile rendersi conto della situazione potenzialmente esplosiva all’interno del mondo delle cosiddette civiche.

Una galassia che a oggi, in seguito alle recenti evoluzioni, raccoglie un pezzo di Oltre le Mura (Maurizio Tofani, Marco Ciorba e Paolo Simoni), Viva Viterbo (Maria Rita De Alexandris e Filippo Rossi), Livio Treta (Civica dei Diritti), Paolo Moricoli (Viterbo Bene Comune) e Goffredo Taborri, a un passo dall’uscita da Ncd. Un universo politico variegato che allo stato attuale partecipa al comando di Palazzo dei Priori con gli assessori Raffaella Saraconi (Oltre le Mura) e Giacomo Barelli (Viva Viterbo) e il presidente del consiglio Maria Rita De Alexandris (Viva Viterbo).

In buona sostanza la creatura civica fondata da Filippo Rossi esprime due cariche su tre del sistema civico pur avendo due consiglieri. Una potenza di rappresentanza non eguagliata da nessuna altra forza politica nell’intero quadrato della sala d’Ercole. Da qualsiasi prospettiva si guarda la situazione è lapalissiano il fenomeno. E più Michelini deciderà di fare corta la coperta della nuova giunta e più il caso Viva Viterbo rischia di farsi esplosivo dentro il mondo dei civici.



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