ANNO 14 n° 114
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Procura sequestra due autodemolizioni
I sigilli a Castel Sant'Elia e in un'altra area nella Capitale; le indagini proseguono

CASTEL SANT'ELIA – Rifiuti pericolosi: sequestrate due aree nel Viterbese e una nella Capitale.

Ad operare sono stati i militari del nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale dei carabinieri di Viterbo, in collaborazione con il nucleo operativo radiomobile della compagnia di Civita Castellana, e il supporto del Nipaaf di Roma e del nucleo elicotteri di Rma Urbe, hanno eseguito una serie di perquisizioni presso siti utilizzati da centri di autodemolizioni attestati nelle province di Viterbo e Roma.

‘’L’attività di indagine, coordinata dalla Procura di Viterbo, è stata in particolare incentrata sulla gestione di rifiuti pericolosi e – spiegano gli investigatori - nella fattispecie di autoveicoli rottamati condotta in questi centri’’.

L’attività investigativa, che è ancora in corso di approfondimenti, ha riguardato quindi i titoli abilitativi all’esercizio dell’attività di autodemolizione e il rispetto delle prescrizioni in essi contenute, al fine di evitare compromissioni delle matrici ambientali nei siti in cui viene esercitato lo stoccaggio, la bonifica e il successivo smontaggio delle carcasse di autoveicoli.

Numerose le irregolarità emerse, con il conseguente sequestro di tre aree, due a Castel sant’Elia e l’altra a Roma. Oltre ad alcune decine di carcasse di autoveicoli.




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