ANNO 14 n° 88
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Presunti maltrattamenti all'alunno, il caso finisce su La Vita in diretta
Nel servizio ''Se il bullismo parte dalla prof'' l'inviata del programma fuori
dalla scuola e le interviste al capo della Mobile Zampaglione a ai legali

VITERBO – Ragazzino vessato e umiliato dalla professoressa, il caso finisce anche su ''La Vita in diretta'', la trasmissione condotta da Marco Liorni e Cristina Parodi andata onda oggi pomeriggio su Rai Uno. ''Se il bullismo parte dalla prof '' è il titolo del servizio.

Dopo aver illustrato la vicenda, partita dalla denuncia sporta dai genitori del ragazzino, allertati dai compagni di classe, che ha portato poi alla sospensione dall’insegnamento della professoressa di italiano, un’inviata del programma ha raggiunto la scuola media di Bagnoregio e tentato di parlare con una collega dell’insegnante. ''Non dico niente'', l’ha però subito bloccata entrando di corsa nell’edificio, ovviamente off limits alle telecamere.

L’inquadratura si sposta poi in questura, a Viterbo, nell’ufficio del capo della squadra mobile Fabio Zampaglione, che ha illustrato nel dettaglio le indagini, ancora in corso, e il provvedimento di interdizione emesso dal gip nei confronti della professoressa, iscritta ora nel registro degli indagati per maltrattamenti. Parola poi agli avvocati, Enrico Valentini per la famiglia dell’alunno e Giovanni Labate per l’insegnante 59enne. Quest’ultimo ha ribadito che la donna è fortemente provata dalla vicenda e che si dichiara estranea a ogni accusa.

A commentare il caso in studio, con la Parodi, la conduttrice tv Enrica Bonaccorti e lo psicologo, che tra l’altro ha una casa a Civita di Bagnoregio, Paolo Crepet.

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