ANNO 14 n° 111
Piccole e medie imprese: cresce nella Tuscia la cassa integrazione
L'ordinaria sale del 15% la straordinaria del 30,1%. La fotografia di Federlazio

VITERBO – E’ una fotografia in bianco e nero quella che emerge dall’indagine congiunturale della Federlazio sul primo semestre 2019. Da un lato infatti crescono gli ordinativi e il fatturato sui mercati dell’Unione Europea, dall’altro si registra una flessione complessiva dei livelli produttivi, un calo degli investimenti e il risveglio del ricorso alla Cassa Integrazione. La ricerca è stata realizzata su un campione di 450 piccole e medie imprese associate a Federlazio di cui una cinquantina nella Tuscia.

Dallo studio è emerso che non si sono consolidati i segnali di ripresa che avevano caratterizzato i due anni precedenti. Nel dettaglio il tasso di crescita imprenditoriale del Lazio nel primo trimestre del 2019, seppur con il segno più, non è stato esaltante (+0,11%), comunque migliore rispetto al nazionale (-0,38%) . Entrambi i valori sono in leggero peggioramento rispetto a quelli registrati nello stesso periodo del 2018.

A livello di singola provincia, si delineano significative differenze, con la peculiarità positiva della provincia di Roma, rispetto al resto della regione. Infatti nel territorio della Capitale il tasso di crescita del numero di imprese attive risulta positivo (+ 0,17%), anche se è leggermente in flessione rispetto allo stesso periodo del 2018 (0,28%). A Viterbo, rispetto al – 0,18% dello stesso periodo del 2018, nel primo trimestre dell’anno in corso si è arretrati in maniera più contenuta, con un – 0,08%.

Sul fronte degli ordinativi e dell’export, le piccole e medie imprese della provincia di Viterbo evidenziano performance in espansione sul mercato interno: il 53,8% rispetto al 35,7% di fine 2018, equivalente ad un +18,1%.

Particolarmente deciso l’incremento del fatturato sul mercato interno: il 61,5% rispetto al 42,9% della precedente indagine. Marcatamente positivo l’andamento della fatturazione sui mercati di sbocco comunitari, che aumentano del +32%, passando al 57,1% rispetto al precedente 25%.

Sul fronte dell’occupazione, invece, la panoramica non è del tutto rosea: da un lato le aziende che nel periodo gennaio-giugno dell’anno in corso hanno aumentato la forza lavoro e sono cresciute al 50%, rispetto al 42,9% di fine 2018, e la stabilità degli organici è risultata nel 42,9% dei casi; dall’altro lato però un 7,1% di intervistati che ha dichiarato riduzioni di personale. Dato che passa dallo 0% di fine 2018 al 5,9% del primo semestre dello scorso anno.

Ultima nota: il ricorso alla cassa integrazione. Il ricorso alla cassaintegrazione ordinaria nella Tuscia cresce del 15% a differenza dell’andamento nazionale e regionale, nonché di quello delle province di Roma, Latina e Rieti. Nel secondo semestre 2018 la contrazione era stata del -76,2%.

In crescita, sempre nella Tuscia, anche la cassa integrazione straordinaria. Nel periodo gennaio – giugno 2019 le ore di Cigs sono aumentate del 30,1%: un andamento in linea con le variazioni in crescita riscontrate a livello regionale, nazionale e nella provincia di Roma. Nella precedente rilevazione del 2018 si era evidenziata una riduzione del -47,1%. In tutti gli altri territori del Lazio si è confermata in calo.

''E’ un dato – sottolineano da Federlazio - che deve essere posto in particolare attenzione, in quanto tale strumento di sostegno al reddito è di durata maggiore, rispetto alla Cig ordinaria ed indicativo di situazioni di crisi conclamate delle imprese''.

''L’immagine che i dati dell’ultima indagine congiunturale della Federlazio, non del tutto univoci, ci delineano è quella di un tessuto imprenditoriale di questa provincia, che stenta ad agganciare una traiettoria di sviluppo'' ha commentato il presidente Gianni Calisti.

Nel richiamare le parole del Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, per il quale l’Italia ''resta ancora un ambiente economico poco favorevole all’attività delle imprese, alla loro crescita, agli investimenti, al lavoro'' Calisti ha detto che: ''sono affermazioni di estrema preoccupazione e fedele aderenza alla realtà, che in piena condivisione, ci permettiamo di fare nostre''.




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