ANNO 14 n° 88
''Piantando chiodi sul pavimento con la fronte''
Sabato 12 ottobre la prima nazionale al teatro Lea Padovani

MONTALTO DI CASTRO - In prima nazionale al teatro Lea Padovani di Montalto di Castro il 12 ottobre (replica il 13 ottobre), poi in scena al teatro Cometa Off di Roma dal 15 al 20 ottobre 2019, ''Piantando chiodi nel pavimento con la fronte'' di Eric Bogosian per la regia di Pino Quartullo. L’istrionico interprete dei 12 personaggi che attraversano lo spettacolo è Paolo Biag.

Piantando chiodi sul pavimento con la fronte è stato portato per la prima volta in scena in Italia da Luca Barbareschi nel 1994, con un suo adattamento/riduzione ambientato in Italia. E da allora non è mai più stato rappresentato nel nostro paese. Questa versione curata da Quartullo con Paolo Biag, è integrale e fedelissima all’originale americano, anche per fermo volere dell’autore Eric Bogosian, che ha concesso i diritti dell’opera per due anni in esclusiva alla compagnia.

I 12 personaggi divertenti e inquietanti interpretati da Paolo Biag per descrivere la contemporaneità del 1993 in America, incredibilmente ritraggono perfettamente la nostra attuale realtà italiana del 2019: il perbenista travolto dai sensi di colpa di fronte ai derelitti, il pericoloso malato che si diverte a contagiare sulla metro, il nostalgico di una famiglia che non esiste più, i figli ingovernabili, i politici narcisisti mondani, i vip “impegnati” esteriormente perché “fa fico”, le contraddizioni interiori dell’autore-attore che parla al pubblico palesando il piacere di non piacere, la incontenibile moda dei tatuaggi e dei piercing, il fan egoriferito ipocrita, il guru che predica di dare egoisticamente spazio al bambino che è in noi fregandosene degli altri, il medico simpaticamente omicida, la difficoltà di vedere il bicchiere mezzo pieno durante la visione del telegiornale, l’impossibilità di tenere a bada il proprio pene, l’inconfidabile vena razzista, la Paura (scritta a caratteri cubitali) materializzata nel filo spinato di protezione intorno alla propria casa onde evitare che un qualche sconosciuto vi entri per ucciderci/derubarci/violentarci e provocare in noi il naturale giustificato sano bisogno di uccidere, un uso illimitato di droghe per migliorare la propria vita e trasformare l’attività sessuale in un otto volante, l’apparizione della nostra coscienza che ci consiglia di assumere una posizione rassegnatamente passiva di fronte a tutto quello che di inevitabilmente e inspiegabilmente brutto ci capiti, la rabbia, la rabbia potente che ci porta a dare testate sul pavimento così forti da poter piantare chiodi… e più Bogosian ci trasporta nel nostro peggio, più le nostre risate sono liberatorie.




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