ANNO 14 n° 83
Piacenza, una squadra da record
I gialloblu in campo allo stadio dei Pini di Viareggio contro i ''lupi biancorossi''

di Stefano Renzo

VITERBO – Ed ora, tra la Viterbese e lo scudetto c’è solo una squadra, il Piacenza che ha battuto (3-2) il Gubbio in una semifinale che, al contrario di quella dei gialloblu di Nofri contro il Bellinzago, non è stata un monologo di una sola squadra. Un Piacenza che ha destato un’ottima impressione, confermando di essere una compagine di primo piano che punterà senza mezzi termini a cucirsi sul petto il tricolore. Non a caso, questo Piacenza che ha vinto a mani basse il girone B si è guadagnato l’appellativo di squadra dei record.  

Ad iniziare dal suo allenatore, quell’Arnaldo Franzini, 48enne piacentino di Vernasca, che è appena riuscito, nel giro di tre anni, portando due Piacenza dalla serie D alla Serie C, nella affatto facile impresa di vincere due campionati con due squadre della stessa città: nel 2013-14 il Pro Piacenza ed in questa stagione il Piacenza Calcio.   

Quel Piacenza che vanta numeri straordinari, i migliori della serie D di questo campionato giunto all’epilogo e non solo. Come, ad esempio, quello dei punti conquistati, 96 in 38 giornate (in media 2,52 a partita) che rappresentano il massimo nella storia della serie D. Le altre cifre dei ''lupi biancorossi'' dicono di un campionato vinto con largo anticipo, 6 giornate prima della fine, e con la bellezza di 16 punti di vantaggio sulla seconda classificata, il Lecco, addirittura 32 lunghezze sulla terza, il Seregno. Da primato quasi assoluto anche il numero dei gol segnati: in 38 partite, 85 reti realizzate (2,23 a partita) per un attacco che in tutta le serie D è secondo solo a quello del Venezia (89). Su ottimi livelli anche la difesa emiliana che ha subito 27 reti per una media di 0.71 gol a partita; in questo caso meglio, seppure leggermente, ha fatto la Viterbese che con 24 reti incassate in 34 gare può vantare una media di 0,70/gol partita. E ancora, il Piacenza ha vinto 30 delle 38 gare disputate (il 78,9 per cento), 6 ne ha pareggiate, 2 sole volte ha perso (come la Viterbese). Nella poule scudetto, l’undici piacentino è giunto alla finale dopo aver battuto (5-1) il Venezia, pareggiato (0-0) con il Bellinzago e superato in semifinale, ieri sera, il Gubbio (3-2).

Numeri da capogiro, quindi, per una compagine dall’organico molto bene assortito, ricco di elementi di esperienza ma anche di giovani da futuro più che promettente. Nessuno degli uomini della rosa a disposizione di mister Franzini può vantare di essere stato sempre presente nel corso del campionato. Il maggior numero di gettoni di presenza, 37, è del portiere Pierpaolo Boccanera, un classe 1996 prelevato la scorsa estate dal Castiglione. Con 35 presenze seguono il tunisino Saber Hraiech, una altro under (1995) centrocampista ex Sampdoria ed Entella, e l’attaccante trentenne Adriano Marzeglia (capocannoniere della squadra con 20 gol, a segno 2 volte ieri sera contro il Gubbio) che il Piacenza ha prelevato dal Seregno ma che ha giocato anche nella Pianese). Trentadue presenze sono registrate per Simone Minincleri, 27 anni, altro uomo da record essendo riuscito nella non facile impresa di vincere tre campionato di serie D in tre stagioni consecutive: nel 2014 con la Pistoiese, nel 2015 con il Siena (entrambe le squadre erano allenate da Massimo Morgia) e quest’anno con il Piacenza. Altri under che sono riusciti a mettersi in luce con la maglia biancorossa, i difensori Diego Di Cecco (1996, arrivato dal Bologna, 34 presenze, 1 gol) e Paolo Contini (1997, 26 presenze), mentre particolare attenzione dovrà riservare la Viterbese ai centrocampisti Anthony Taugourdeau, francese (di Marsiglia) ex Albinoleffe, 1989, 30 presenze e 6 gol, e Luca Matteassi, 28 anni, 8 gol in 33 presenze (che anche egli è stato capace di vincere due campionati di serie D con le due squadre di Piacenza), oltreché all’attaccante Stefano Franchi, 1985, prelevato dal Ciliverghe, 11 volte a segno finora.



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