ANNO 14 n° 116
''Per il Comune bollette dell'acqua raddoppiate, ma nessuno sa perché''
Palazzo dei Priori dovrà pagare un milione e 200mila euro in più. Erbetti: ''Soldi che potevano essere destinati alla città''

VITERBO - (s.lup.) - A Palazzo dei Priori l'importo della bolletta dell’acqua è quasi triplicato, ma nessuno sa il perché. ''Peggio – incalza il capogruppo del Movimento 5 Stelle Massimo Erbetti –, nessuno dell’Amministrazione sembra interessato a capire dove sia il problema, cosa giustifichi consumi tanto elevati rispetto a prima''. Si tratta di una possibile perdita nascosta o di un errore nella lettura dei contatori? La risposta è un mistero. L’unica cosa certa è che per l’anno 2018 il conto da saldare è salatissimo: oltre due milioni di euro. Riguarda scuole, uffici e fontane. Una stangata se si pensa che negli anni precedenti le bollette, in media, non hanno mai superato il milione. ''Hai voglia ad asfaltare strade'', esclama adesso Erbetti ragionando sul possibile uso che la giunta poteva fare di quei soldi in più che invece saranno spesi per pagare l’acqua.

Il caso è venuto alla luce tra la fine di maggio e l’inizio di luglio, quando Comune e Talete erano impegnati a trovare un accordo che portasse allo sblocco dei conti correnti del gestore unico. In quella occasione il sindaco Giovanni Arena e il presidente Andrea Bossola firmarono un accordo per il riconoscimento dei rispettivi crediti e debiti, fino al 31 agosto 2018. Transazione da cui è rimasto fuori l'importo delle maxi bollette che secondo Palazzo dei Priori sarebbe in eccesso: un milione e duecentomila euro circa. Soldi che il Comune ha però accantonato poco dopo con l’approvazione dell’avanzo di amministrazione.

A distanza di due mesi da quegli accordi nessuno si è ancora mosso per cercare di risolvere il problema a monte. ''E’ evidente che qualcosa non torni - prosegue Erbetti -. Anche prima di Ferragosto ho chiesto informazioni agli uffici. Il Comune potrebbe andare a controllare i contatori, a verificare le letture per capire se Talete ha diritto veramente a queste somme. Ma niente. Si tratta di un maxi conguaglio? Di un errore? Di una perdita? Basta andare a fare i controlli. Manca il personale? Si può affidare l'incarico a una ditta esterna. Insomma, bisogna muoversi''.

Non è tutto. ''Il fatto che nessuno si preoccupi di questa situazione ci espone a rischi enormi nel prossimo futuro: se le bollette del 2019 risultassero in linea con quelle del 2018, non ci sarebbero risorse sufficienti per pagarle: nel bilancio di previsione, infatti, sono stati stanziati solo quei 900 mila euro sufficienti a pagare fino a qualche anno fa, ma non ora’’, conclude il portavoce pentastellato.




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