ANNO 14 n° 88
Foto precedente
Foto successiva
Penitenziaria in piazza: Arena, Rotelli e Fusco accolgono i sindacati
La carenza di personale sarebbe solo la punta dell'iceberg. Floris: ''Chiediamo serenitą''

VITERBO - (Max.Vis.) Questa mattina, in piazza del comune, hanno sventolato tutte le bandiere dei vari sindacati che rappresentano la polizia penitenziaria. Scopo di questa protesta generale: denunciare le cattive condizioni di lavoro degli agenti all'interno del carcere Mammagialla.

I manifestanti (circa 60 in tutto), dopo essersi riuniti sotto palazzo dei Priori, hanno dato vita a un corteo per le vie del centro storico. In testa megafono in mano il segretario nazionale dell'Uspp, Umberto Di Stefano, con lui tutte le bandiere degli altri sindacati della polizia penitenziaria.

La lunga fila di vessilli ha attraversato via Ascenzi, piazza del Sacrario, via Marconi, corso Italia, piazza delle Erbe e infine da via Roma e' tornata a piazza del comune. Durante il percorso, dai manifestanti, si sono levati slogan che invocavano rispetto e dignità per gli agenti: il tutto accompagnato dall'inno di Mameli.

Poi In tarda mattinata, in piazza del comune, sono arrivati per esprimere solidarietà ai manifestanti l'Onorevole Mauro Rotelli, il Senatore Umberto Fusco e il Sindaco Arena. Alle 12 la conferenza stampa in Sala Regia: seduti accanto al primo cittadino tutti i rappresentanti sindacali del settore.

''Capisco le grandi difficoltà che ogni giorno affrontate svolgendo il vostro lavoro - ha dichiarato ai numerosi agenti di polizia penitenziaria seduti nella sala del consiglio - un tema delicato che va affrontato con serietà, per darvi il massimo aiuto possibile''.

Poi l'intervento di Luca Floris vice segretario regionale del Sappe: ''Vogliamo serenità, vogliamo fare il nostro lavoro nel rispetto delle leggi. Deve finire la gogna mediatica a cura di una vera e propria rete tra media politica e istituzioni. Crediamo fermamente nel lavoro della Procura e dell'ufficio di Sorveglianza che garantisce il rispetto delle regole all'interno dell'istituto. L'amministrazione centrale dovrebbe rivedere i provvedimenti disciplinari dando serenità e un messaggio di vicinanza a tutti gli uomini del corpo. Non si può punire sul solo presupposto mediatico. Paradossalmente i garanti parlano di presunzione di innocenza ma a quanto pare per la Polizia Penitenziaria ciò no esiste. Un ringraziamento particolare a quanti si sono dimostrati sensibili e vicini alle nostre difficoltà, Sindaco, rappresentanti del consiglio comunale, onorevoli e senatori. Grazie a tutti quelli che non si sono dimenticati del nostro ruolo. W la Polizia Penitenziaria. Questo é il nostro slogan a differenza di qualcuno che vorrebbe più balere e meno galere''..

Sono emerse numerose problematiche evidenziate dagli operatori del settore e la carenza di personale, da quel che e' emerso durante la conferenza stampa, sarebbe solo la punta dell'iceberg.

Facebook Twitter Rss