ANNO 14 n° 114
Pappagalli e cani malnutriti e maltrattati, allevatore di Sutri alla sbarra
Un collega lo difende: ''Gli animali erano in buona salute''

SUTRI – (b.b.) Pappagalli e cani malnutriti e maltrattati all’interno di una villetta a Fontevivola, a Sutri, l’allevatore finisce alla sbarra.

Secondo la procura prima di essere sfrattato dalla casa in cui per anni avrebbe vissuto, l’uomo, F.A., avrebbe messo in piedi un allevamento in cui centinaia e centinaia di esemplari di uccelli e decine di cani sarebbe stati malnutriti e tenuti in condizioni poco favorevoli.

A finire nel mirino dell’accusa oltre all’illuminazione e all’alimentazione degli animali, anche gli spazi in cui questi sarebbero stati costretti a vivere: voliere troppo affollate per permettere ai pappagalli una qualità di vita dignitosa. Così come ai cani.

Ma un collega dell'uomo, classe 1939 e da anni allevatore di canarini, sarebbe pronto a difenderlo: ''Sono stato più volte a casa di F. perché ci unisce la stessa passione per i volatili: sono un esperto di pennuti e so dirvi per certo che non erano animali maltrattati. Il loro piumaggio, il loro corpo. Tutto, compreso il becco era in perfette condizioni – ha spiegato in aula di fronte al giudice Giacomo Autizi – ma non solo. persone come noi vivono e si mantengono grazie a questi animali: che senso potrebbe avere maltrattarli o ridurli alla morte? Viviamo grazie alla loro riproduzione, è logico che desideriamo metterli nelle condizioni migliori perché questa avvenga''.

Quanto ai cani, che secondo la difesa potevano gironzolare liberamente nel giardino e ripararsi in casa ogni volta che ne avessero volta, ''non bisogna essere grandi esperti veterinari per capire quando un animale sta bene: erano in carne, non presentavano perdita di pelo. Erano allegri e vivaci''.

Ma per la procura la situazione all’interno di quell’allevamento sarebbe stata ben diversa: pappagalli rinchiusi in gabbie arrugginite e oltre venti cani magrissimi, costretti a vivere in casa tra pipì ed escrementi, senza acqua né cibo.

Si tornerà in aula a giugno.




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