ANNO 14 n° 88
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Pagliari, ''l'attaccante con l'eskimo'' è il nuovo allenatore della Viterbese
Stamattina l'incontro col patron Camilli e il ds Pastore, poi la firma

VITERBO - Piero Camilli ha sciolto le riserve: il nuovo allenatore della Viterbese sarà Dino Pagliari. Poco fa l'ufficializzazione da parte della società di via della Palazzina. All'ex attaccante della Fiorentina l’onore e l’onere di sostituire Giovanni Cornacchini, esonerato ieri pomeriggio dopo la sconfitta (l'ennesima) dei gialloblu ad opera del Siena, alla guida di una squadra apparsa nelle ultime uscite allo sbando, senza capo né coda e più vicina alla zona play out che a quella play off. Pagliari, che nell’ambiente calcistico è definito ''un duro'' avrà ora il compito di risollevare le sorti della Viterbese.

Dopo le trattative di ieri, questa mattina l’incontro definito con il Comandante e il nuovo direttore sportivo Ivano Pastore (ufficilaizzato anche lui poco fa dalla Viterbese) e poi la firma. Il tecnico gialloblu dopo pranzo è arrivato al ''Rocchi'' per incontrare la squadra. Al momento sta dirigendo il primo allenamento della Viterbese alla Palazzina e poi ci sarà la presentazione ufficiale. 

Su Dino Pagliari, maceratese classe 1957, è disponibile un'ampia serie di informazioni su Wikipedia. Personaggio eclettico, è fratello maggiore di Giovanni, anche lui ex calciatore e allenatore; di Silvio, procuratore sportivo, e di Ivo, professore e preparatore atletico professionista. Con i suoi fratelli aprì per un periodo una scuola-calcio con sedi a Macerata e Tolentino. Celebre anche per il modo di fare stravagante e per il look hippy (porta da sempre i capelli lunghi fino alle spalle), intorno alla metà degli anni 1970 veniva chiamato ''l'attaccante con l'eskimo''. Un aneddoto lo vuole in giro per Firenze con una gallina al guinzaglio ai tempi della sua militanza nella Viola.

Giocatore Cresciuto calcisticamente nella Maceratese negli anni ’70, passò alla Fiorentina, che lo mandò un biennio in prestito alla SPAL; fu una delle ultime scoperte di Paolo Mazza. Tornato nel 1978 a Firenze dopo un anno alla Ternana, disputò due campionati in Serie A realizzando sei reti. Negli anni successivi disputò campionati minori (B con Lanerossi Vicenza,C1), chiudendo la carriera dopo il ritorno a Macerata in C2. In carriera ha totalizzato complessivamente 44 presenze e 6 reti inSerie A, 62 presenze e 10 reti in Serie B.

Allenatore Iniziò la carriera di allenatore nel 1996-1997, sulla panchina della Vis Pesaro, in Serie C2: esonerato dopo la 9° giornata, richiamato dopo il 28° turno con la squadra in 12° posizione, chiude il campionato al 10° posto in graduatoria ottenendo la permanenza in categoria. L'anno seguente (1997-1998), ancora alla Vis Pesaro in Serie C2, chiuse in 7° posizione, a sole 3 lunghezze dalla zona play-off, con 12 vittorie, 11 pareggi e 11 sconfitte. Dopo il biennio alla Vis Pesaro, guidò per due stagioni laMaceratese, ancora in Serie C2. Nella prima (1998-1999) venne esonerato e successivamente subentrò, finendo al 12° posto in graduatoria e portando la squadra alla salvezza; nella seconda (1999-2000) concluse 9° in classifica. Dopo 4 stagioni in Serie C2, nel 2000 salì in Serie C1, alla Fermana, dove rimase per due stagioni e arrivò 10° nel 2000-2001 e 9° nel2001-2002. Attualmente costituiscono gli ultimi migliori piazzamenti nella storia del club canarino dal 2000 in poi. In tutti e tre i bienni sulle panchine delle tre squadre marchigiane dal 1996 al 2002, nel secondo campionato riuscì sempre a migliorare il piazzamento in graduatoria rispetto al primo: da 10° a 7° con la Vis Pesaro, da 12° a 9° con la Maceratese, da 10° a 9° con la Fermana. Nel 2002-2003 passò all'Alessandria, in Serie C2, dimettendosi dopo 19 partite e 19 punti conquistati. La squadra chiuse all'ultimo posto con 10 punti fatti nelle ultime 15 gare. Nel gennaio del 2004 diventò l'allenatore del Chieti in Serie C1, nel torneo (2003-2004) che vide la società abruzzese concludere a ridosso della zona play-off ed ottenere il record di punti ottenuti nella categoria (48) nella sua storia. Prese le squadra invischiata nella zona playout e la portò all'ottavo posto in graduatoria. Nella stagione 2004-2005 fu alla guida del Frosinone, ancora in Serie C1, raggiungendo il 5° posto ed il traguardo playoff, piazzamento mai raggiunto nella storia del club fino a quel momento; ai play-off venne sconfitto ed eliminato dal Mantova (sconfitta casalinga 2-4, sconfitta 1-0 in trasferta). Accanto al campionato, da segnalare la parentesi della Coppa Italia: i canarini riescono a raggiungere la finalissima (persa con lo Spezia), dopo aver battuto squadre come Benevento, Teramo, Rimini e Acireale. Nel febbraio del 2006 approdò al Ravenna in Serie C1. Con la squadra a quota 24 dopo 21 giornate finì il campionato 2005-2006 al 13° posto, guadagnando 16 punti in 13 partite ed assicurandosi la salvezza. La stagione seguente (2006-2007) alla guida del Ravenna ottenne la promozione in Serie B vincendo il campionato davanti all'Avellino con 69 punti in 34 partite ed anche la Panchina d'oro Prima Divisione come migliore allenatore della categoria. Nel 2007-2008 guidò il Ravenna neopromosso in Serie B: venne esonerato il 2 dicembre 2007 (bilancio di 12 punti in 16 partite); sostituito da Franco Varrella (1 punto in 4 partite), fu richiamato nel corso della stessa stagione nuovamente alla guida della compagine romagnola dalla 21° alla 34° giornata, prima di un secondo esonero il 7 aprile 2008, ancora a favore di Varrella. Dal 27 gennaio 2009 subentrò a Eusebio Di Francesco nel ruolo di allenatore della Virtus Lanciano, in Lega Pro Prima Divisione, stagione 2008-2009. Con la squadra a quota 21 dopo 20 giornate, totalizzò 20 punti nelle restanti 14 gare, quindi andò a giocarsi i play-out contro la Juve Stabia (sconfitta esterna 2-1, vittoria nel ritorno 1-0), salvandosi. Confermato sulla panchina frentana per l'intero campionato di Lega Pro Prima Divisione 2009-2010, concluse la stagione al 9° posto (9 vittorie, 17 pareggi, 8 sconfitte). Il 21 febbraio 2011 ha sostituito Leonardo Semplici sulla panchina del Pisa, in Lega Pro Prima Divisione, stagione 2010-2011, rilevando la squadra in zona play-out e conducendola al decimo posto finale dopo aver totalizzato 20 punti in 10 partite. Confermato dal Pisa per la stagione successiva, 2011-2012, viene esonerato il 13 febbraio 2012. Circa un anno più tardi, il 19 marzo 2013, è richiamato sulla panchina del Pisa in Lega Pro Prima Divisione. In 6 partite a disposizione conquista 6 vittorie, conducendo il Pisa ai play-off. La vittoria per 3-2 di Avellino consente al club di eguagliare il record di sei vittorie di fila ottenute con il compianto mister Corrado Benedetti nella stagione 2001-2002, per quanto riguarda campionati di serie C o Prima Divisione. Nei playoff elimina il Perugia e accede in finale (perdendo) contro il Latina. Nella stagione 2013-2014 è ancora alla guida del Pisa in Lega Pro Prima Divisione. Il 23 dicembre 2013 viene esonerato. Il 27 dicembre 2014 ha sostituito l'esonerato Franco Lerda al Lecce, nella Lega Pro divisione unica, stagione 2014-2015. Dopo poco più di un mese in carica, il 3 febbraio 2015 viene sollevato dall'incarico dopo aver ottenuto 8 punti in 5 gare disputate.



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