ANNO 14 n° 114
Orologi e buongusto: come si porta e si abbina l’orologio

L’orologio, soprattutto oggi che si ha sempre il cellulare in mano, è più di ieri un prodotto che si indossa per piacere visto che si ha sempre sott’occhio l’ora sul telefono. Chi è abituato ad averlo, tuttavia, difficilmente può farne a meno e quando lo dimentica, continua comunque di tanto in tanto a guardarsi il polso come l’avesse. Non tutti sanno, però, che esiste un vero e proprio galateo dell’orologio, valido per la donna, ma anche e, sorprendentemente, soprattutto per l’uomo. Oltre all’abbinamento con l’outfit giusto, il bon ton dell’orologio detta delle regolette anche sul modo di indossarlo. Cerchiamo di capire come si abbina un orologio e come si porta secondo le regole del buongusto.

Ad ogni polso, il suo orologio perfetto

Non ci sono mise su cui l’orologio stia male, ci sono però orologi che stanno male su alcune mise. Proprio per questo motivo è fondamentale in negozio scegliere il prodotto che maggiormente rispecchia il proprio stile di vita e il tipo di abiti che si indossano. I modelli più diffusi per l’uomo restano, comunque, quelli con le lancette con il cinturino di metallo o di cuoio. Anche i brand più importanti, come si può vedere su Rensi Gioielli, propongono entrambe le versioni per accontentare i gusti di tutti. Le forme dei quadranti sono variegate, ma bisogna dire che nell’80% dei casi l’uomo sceglie quello tondo con uno stile pulito e semplice. I due modelli, simili nel quadrante, hanno un carattere molto diverso proprio per il cinturino.

Il cinturino di pelle è sicuramente il più tradizionale e, anche se si adatta perfettamente agli outfit classici (come il tailleur) nei colori sobri, andrà benissimo anche in modalità casual magari nelle tinte più eccentriche. Se da una parte la pelle è morbida e pratica per i movimenti, dall’altra ha il difetto che con il tempo tende a usurarsi e, quindi, il cinturino va cambiato ogni 1-2 anni.

L’acciaio ha di per sé un’aria più innovativa e sportiva, ma non per questo si può dire che stia male su un abito formale, anche se resta bandito con tailleur o nelle cerimonie. Il cinturino in metallo è resistente e durevole per questo è possibile che non sia necessario cambiarlo mai. Il suo difetto, tuttavia, è che è pesante e rigido, quindi di certo meno comodo della pelle.

Come si indossa l’orologio secondo il bon ton

Le casse degli orologi possono avere diverse misure e per questo prima di acquistarne uno è bene valutare come sia il polso su cui andrà. Per l’uomo si arriva a un diametro anche molto importante, ma occorre di conseguenza un polso altrettanto largo. Un braccio esile con un orologio troppo grosso stona troppo. Il cinturino sarà adeguato allo spessore del quadrante. La larghezza del bracciale standard è quella per cui si riesce a infilare un dito una volta indossato: l’orologio non deve né stringere troppo, né muoversi oltre ai 3 cm.

Anche se normalmente l’orologio va portato a sinistra non c’è di fatto un dictat preciso, quello che è indispensabile è invece che sia con il quadrante rivolto verso l’alto. La posizione ideale è appena sopra l’osso uscente dell’ulna e appoggiato, ovviamente, direttamente sulla pelle (non sopra camice etc.).




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