ANNO 14 n° 110
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''Occasione sprecata, sconfitta immeritata''
Il presidente Camilli boccia l'arbitraggio ma elogia il carattere della squadra

di Stefano Renzo

VITERBO – Stati d’animo uguali, quelli del patron Piero Camilli e dell’allenatore Giovanni Cornacchini nel dopo partita di ieri. Stati d’animo uguali ed improntati ad un pizzico di delusione per la sconfitta appena maturata, diverso invece l’impatto con l’esterno. Piero Camilli a caldo è un fiume in piena e dopo essere stato negli spogliatoi, quado passa davanti alla postazione di Diretta Sport non si fa certo pregare per dire la sua, seppure brevemente.

''Abbiamo sciupato una grossa occasione – attacca – per balzare al quinto posto della classifica, ma certo non meritavamo di perdere. Sandomenico è stato fermato quando era lanciato a rete per un fuorigioco inesistente, visto che era partita dalla propria metà campo e poteva benissimo andare in gol che ci avrebbe portato sul 4-2. No, l’arbitraggio oggi non mi è piaciuto in più di una occasione e nel conto del risultato finale dobbiamo metterci anche questo, eccome. Comunque i ragazzi sono stati bravi nel recuperare lo 0-2 e passare addirittura in vantaggio. Peccato per come è finita, nella fase finale della partita abbiamo sbagliato qualcosa di troppo. Ma ricominciamo da qui cercando di recuperare subito il mal perso''.

E’ abbattuto anche Giovanni Cornacchini che non riesce ad abbozzare il suo solito sorriso al suo ingresso in sala stampa. “Cosa volte che vi dica – attacca a bassa voce – c’è molto rammarico in tutti noi per come è andata. Quando vai sotto di due gol nei primi minuti di gioco rischi seriamente di non riprenderti più. I ragazzi invece sono stati bravi a ritrovare il bandolo della matassa andando addirittura sul 3-2, anche se spendendo molto in quanto ad energie su un campo alquanto pesante”.

Sembrava fatta, sul 3-2, probabilmente anche i giocatori possono aver mollato un po’ la presa. ''Assolutamente no – taglia corto Cornacchini – nessuno di noi pensava di aver già vinto la partita. Ci aspettavamo la reazione dei nostri avversari ed avevamo preparato le mosse per cercare di gestire la situazione. Ho chiesto a Jefferson se la sentiva di scendere in campo e mi ha risposto di sì con entusiasmo: la sua fisicità ci avrebbe consentito di tenere botta con un certo costrutto di fronte alla loro prevedibile reazione, visto che hanno messo in campo tutti giocatori dotati di grossa fisicità. Invece dopo pochi minuti, Jefferson ha accusato un dolore al polpaccio ed abbiamo dovuto sostituirlo''.

La partita è finita lì, pare di capire. ''Sotto certi aspetti si può dire di sì – chiosa il tecnico della Viterbese – ma debbo dare atto ai giocatori di non aver mollato fino al triplice fischio dell’arbitro. Abbiamo creato ancora alcune occasioni che andavano sfruttate meglio in fase conclusiva, ma evidentemente non avevamo la necessaria lucidità''. Sabato prossimo si replica, ancora in casa, con la Pro Piacenza e bisogna cercare il pronto riscatto. “Sicuramente da lunedì inizieremo a pensare agli emiliani, ma credo che dovremo inventare qualcosa a centrocampo dove dovremo fare a meno anche di Cuffa che, ammonito, sarà squalificato''.



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