ANNO 14 n° 110
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Né ticket, né parcelle: allo studio medico sociale 40 visite al mese
''Nessuno deve rinunciare al proprio diritto alla salute''. A breve anche l'assistenza odontoiatrica

VITERBO - (s.l.) - Piazza Porsenna, Santa Barbara, dentro quella che una volta era la vecchia farmacia comunale. Oggi una parte dei locali è diventata la sede dello studio medico sociale “Gente di cuore”, gestito dall’associazione Abc (Adulti bambini cardiopatici). 

Ambiente ordinato e pulito. ''E’ importante che la persona che entra qui si senta rispettata, per questo ci teniamo che questo luogo sia ben curato, l’inclusione si costruisce anche in questa maniera'', spiega il dottor Sandro Marenzoni che per l’occasione si offre come guida. Ex responsabile dell’unità dipartimentale di cardiologia pediatrica all’ospedale di Belcolle, Marenzoni, oggi in pensione, è uno dei 4 medici che in queste stanze prestano la propria attività in maniera gratuita a favore di persone indigenti, soggetti che non possono permettersi cure mediche o l’acquisto di presidi o determinati farmaci non dispensati dal sistema sanitario nazionale. Servizio che qui viene offerto, per esempio, grazie a convenzioni stipulate con alcune farmacie della città. Poi ci sono i medici specialisti, che hanno dato la propria disponibilità a collaborare. Di Viterbo, ''ma anche della capitale, come il capo dipartimento di neurologia di un famoso ospedale romano''.

Marenzoni apre l’ultima stanza, entra e spinge un carrellino in avanti, con sopra quello che sembra una specie di grosso computer portatile. Solleva lo schermo. Non è un semplice ecografo: ''E’ un ecografo multifunzionale”, dice il medico che lo mostra con orgoglio. Ci si possono ispezionare tutti gli organi. Ma il suo punto di forza è un altro: è portatile proprio come un computer, “quindi – rileva Marenzoni - possiamo eseguire anche visite a domicilio''.

Donato dalla Fondazione Carivit, l’ecografo è una delle attrezzature più importanti di questa che è diventato un vero e proprio punto di riferimento per decine di famiglie in difficoltà del capoluogo, italiane e straniere: ci sono anche Ecg, holter, record event, macchina per test da sforzo. Strumenti che vengono custoditi con cura estrame perché frutto della solidarietà.

Da inizio anno qui sono state eseguite 126 visite generali, 12 specialistiche, 17 Ecg, 7 Eco inter, 25 visite psicologiche. Per un totale di 197 prestazioni erogate. Unamedia di 40 visite al mese. Oltre a alla Fondazione Carivit, sponsor dello studio medico sociale sono il Comune, l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Viterbo, i Lions, Amci e Unitalsi.

Lo studio medico sociale è aperto il martedì, il mercoledì e il giovedì: dalle 9 alle 12 e rappresenta un tutt’uno con il vicino emporio sociale (nato un anno fa), con il quale costituiscono un cosiddetto punto di comunità, progetto premiato dalla Regione Lazio con il bando ''comunità solidali''.

''La salute non ha prezzo, nessuno deve rinunciare al proprio diritto alla salute perché non ha disponibilità economiche” recita uno dei cartelli appesi ai muri. “Si tratta di un servizio che collabora con la struttura pubblica e che non vuole sostituirsi a essa'', ci tiene a sottolineare chi ci presta servizio.

''I nostri utenti al momento sono gli stessi dell’emporio sociale, ma è aperto a tutti''. Circa cento famiglie selezionate in base al reddito (Isee inferiore a 6000 euro) e alla composizione familiare: ''All’interno di questo polo sociosanitario a persona trova inoltre amicizia e solidarietà perché sappiamo che sempre, ma soprattutto nelle ‘persone malate anche di povertà’, la prima cura è sempre nel non sentirsi soli''.

Tra i progetti a medio termine, quello di organizzare, nella vecchia sede dello studio medico sociale, in via Fontanella del Suffragio, dove sei anni fa partì questa avventura unica, un servizio di assistenza odontoiatrica.




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