ANNO 14 n° 115
''Non sono stato io a indagare il sindaco Caci''
Quinto Mazzoni: ''Da 5 anni non ho pił una vita serena, ma rifarei tutto''

MONTALTO DI CASTRO – (V.R.) - Mentre Sergio Caci annuncia l’intenzione di ricorrere in appello contro la sentenza del tribunale di Civitavecchia che lo vede condannato a tre anni e due mesi per peculato, abuso d’ufficio e falso ideologico, per lui dovrebbero scattare le misure della legge Severino, che in questi casi dispone la sospensione dalla carica di sindaco.

La vicenda giudiziaria – si parla della ristrutturazione di due bagni nelle ex palazzine Enel pagate con i soldi del Comune nel 2012 - era stata portata a conoscenza della magistratura su denuncia di Quinto Mazzoni, oggi seduto tra i banchi dell’opposizione, ma all’epoca dei fatti solo un semplice cittadino.

''Ho messo a conoscenza dei fatti le autorità – spiega Mazzoni in una lunga nota scritta di suo pugno – segnalando quanto doveroso sottoporre ad attenzione a causa della poca chiarezza della situazione. Dopo la mia segnalazione si è aperto un procedimento penale, ma vorrei fosse chiaro a tutti che non sono stato io a indagare il sindaco, ormai pro-tempore, né ad emettere avvisi di garanzia, rinvii a giudizio o la condanna del 26 novembre scorso. Sono 5 anni che a causa anche di quanto successo non ho più una vita serena, ho ricevuto attacchi personali e professionali, sono stato costretto a spostarmi per poter lavorare, ma nonostante tutto lo rifarei, perché l’onestà e la dignità sono importanti''.




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