ANNO 14 n° 111
''Non potevo vedere in panchina giocatori che hanno fatto la differenza''
Si esprime così Piero Camilli dopo la vittoria sul Pontedera e il Cornacchini bis

di Stefano Renzo

VITERBO – E’ un Piero Camilli soddisfatto, quello del dopo partita di Pontedera. Ai microfoni di ''Diretta Sport'', il patron della Viterbese parla del cambio dell’allenatore della scorsa settimana e del successo conquistato dalla sua squadra in terra pisana. ''Ero deluso non tanto dai risultati quanto della mancanza di gioco e di personalità da parte di una squadra che avevamo messo insieme sul mercato di gennaio. Non si potevano vedere relegati in panchina giocatori del calibro di Falcone e Sandomenico i quali, lo abbiamo visto a Pontedera, sono devastanti ed in grado di fare la differenza in questa categoria''. Così è saltato Dino Pagliari ed il ritorno di Giovanni Cornacchini è stata una cosa quasi naturale. ''Cornacchini era stato esonerato perché la squadra, falcidiata dagli infortuni e forse anche con qualche giocatore che gli giocava contro, aveva imboccato una brutta china mettendo in fila sei sconfitte in otto partite. Anche in quel momento dovevamo intervenire ed a saltare è stata la panchina. Il tecnico ha capito la situazione e non ha battuto ciglio, adesso ci è sembrato naturale concedergli un’altra chance affidandogli una squadra che, come lo stesso Cornacchini ha riconosciuto, è più forte e meglio assortita di quella della prima parte della stagione''.

Il secondo esordio del tecnico di Fano sulla panca gialloblu è stato quanto di meglio si potesse desiderare, con una vittoria su un campo difficile come si è confermato quello del Pontedera di questo frangente di stagione. Un successo che vale il sesto posto della classifica in solitudine, a due lunghezze dalla quinta, quella Giana Erminio che sabato prossimo (ore 14.30) sarà all’Enrico Rocchi.

''Abbiamo rotto l’incantesimo che non ci vedeva vincenti in trasferta dall’inizio di ottobre – dice Camilli – abbiamo conquistato tre punti pesanti, ma il bello deve ancora venire. Io sono uno che vuole vincere sempre, qualcuno dice che è un mio difetto, e non credo che, come me, il tifoso si senta appagato completamente per questa vittoria. Adesso che abbiamo la squadra per farlo, voglio provare a fare i play off in una posizione di classifica previlegiata, che consenta cioè di giocare in casa la gara della prima fase, (serve almeno il sesto posto della classifica, ndc), per andare il più avanti possibile. Sarebbe un bel successo per una neo promossa mettersi in vetrina nella fase in cui si incrociano le squadre dei tre gironi''.

Due gare interne nel giro di otto giorni attendono la Viterbese e l’occasione potrebbe essere quella buona per scalare ancora qualche altra posizione in graduatoria. ''Dobbiamo fare quanti più punti possibili – chiosa il patron della Viterbese – nelle prossime due partite, su questo non ci sono dubbi. Anche se mi rendo conto che non sarà facile, visto che ci capitano due avversarie, Giana e Pro Piacenza, che stanno viaggiando con il vento in poppa. Prendete la Giana, è la squadra che in trasferta ha finora fatto più punti di tutte le altre, 25, e, insieme alla Cremonese, quella che ha vinto di più, sempre fuori casa, 7 partite su 13. La Viterbese, dal canto suo, è tra le squadre che possono vantare un ruolino di marcia interno tra i migliori del girone ed allora è facile prevedere che sabato sarà una battaglia da seguire dal primo all’ultimo minuto. Una partita che vale il quinto posto in classifica''.

Lo spostamento, da questa settimana e fino alla fine della stagione, delle gare del girone A dalla domenica al sabato, impone una rivisitazione del programma di lavoro settimanale. E’ per questo che la Viterbese torna ad allenarsi questa mattina in prospettiva della gara interna di sabato, ore 14.30, contro l’undici milanese della Giana.



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