ANNO 14 n° 89
''Non ho mai tolto le spille da balia dalle labbra di mia nuora''
La suocera della donna vittima di maltrattamenti difende il figlio: ''Era lei che era sempre ubriaca''

VITERBO - (b.b.) ''Non ho mai tolto le spille da balia dalle labbra di mia nuora. E quando ha raccontato di essere stata bruciata da mio figlio con il ferro da stiro incandescente, in realtà si era solo schizzata con l'olio bollente mentre friggeva delle fettine panate''.

Per oltre venti anni la nuora sarebbe stata vittima della violenza e dei maltrattamenti disumani del compagno, ma la suocera non ha dubbi: ''Era lei che era sempre ubriaca. Beveva di tutto: vino, birra, superalcolici. A volte puzzava talmente tanto che mio figlio era costretto ad andarsene a dormire in un'altra stanza. I loro piccoli li ho cresciuti io, una in quel modo non può fare la madre''.

''Si volevano bene e mio figlio è una persona perbene''. Eppure, a seguito dell’ennesima denuncia della compagna sporta lo scorso 25 febbraio, l’uomo, il 40enne viterbese G.B., è finito in carcere con le accuse di maltrattamenti, sequestro di persona e lesioni.

Secondo quanto raccontato dalla vittima, sarebbe arrivato anche a ''gettarla sul divano sul divano e con due spille da balia infilzarle le labbra da parte a parte''.

''Quando si arrabbiava pensando che avessi bevuto, mi chiudeva nel cassettone del divano che avevamo in sala – aveva raccontato ad una delle scorse udienze - una volta mi ha persino legato mani e piedi. Poteva tenermi lì dentro anche tre giorni di fila, facendomi uscire quando voleva lui per mandarmi al bagno o farsi preparare da mangiare. Oppure mi costringeva a stare in piedi in un angolo della casa fino a che non cadevo a terra sfiancata''.

L’uomo si trova ora agli arresti domiciliari a casa della madre. La stessa che ieri mattina in aula, di fronte al giudice Gaetano Mautone, non si è risparmiata nel difenderlo: ''Se avessi anche solo per un momento pensato che mio figlio avesse fatto qualcosa alla madre dei suoi figli, sarei stata la prima a portarlo in questura per farlo arrestare. Ma è con me in casa, e questo vuol dire ciò che penso''.

''E’ lei che beve sempre ed è intrattabile''.

All’udienza del prossimo 3 marzo il 40enne sarà presente in aula per essere ascoltato, poi la discussione e la sentenza.




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