ANNO 14 n° 111
''Nocchi non si appelli a dubbie formalitą e convochi il consiglio sull'acqua''
Valentini e Battisti (''per i beni comuni'') rispondono al presidente della Provincia

Riceviamo e pubblichiamo.

VITERBO - Coraggio presidente, convochi il consiglio che abbiamo richiesto e che tanti cittadini attendono perché l'acqua è un diritto e non è merce.

Capiamo l'imbarazzo del presidente Nocchi che in qualità di governatore delle acque del Viterbese vuole decidere del futuro del bene indispensabile della vita di ogni essere vivente con una delega in bianco.

Capiamo che il modo migliore per evitare imbarazzi è sottrarsi alla discussione sulla gestione pubblica dell'acqua del viterbese coerentemente al referendum nazionale che anche il presidente stesso sostenne.

Non ci saremmo però aspettati che avrebbe ancora una volta impedito una discussione in consiglio provinciale quale luogo istituzionale per le decisioni sul futuro del bene acqua appellandosi a dubbie formalità.

Si acqua pubblica è una richiesta che hanno sottoscritto migliaia di cittadini i quali conoscono bene i limiti e le ingiustizie della Talete e chiedono una nuova forma di gestione che tuteli diritti e futuro. Sottrarsi alla discussione evitando il confronto e la partecipazione rappresenta la chiara volontà di continuare con questa gestione clientelare che considera l'acqua opportunità partitocratica e non bene comune per eccellenza. Continueremo a sostenere fermamente la gestione pubblica dell'acqua con la certezza che altri consiglieri coerentemente con le posizioni espresse nei propri consigli comunali assumeranno chiare e definite posizioni.

Fabio Valentini consigliere provinciale 'per i beni comuni'
Bengasi Battisti coordinatore provinciale 'per i beni comuni'




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