ANNO 14 n° 116
''Nessuno andrą in giro con i manganelli''
Opposizione contro le ''ronde'', ma la Lega va avanti: ''Solo cittadini osservatori, dopo Ferragosto le procedure''

di Simone Lupino

VITERBO - Nonostante le forti polemiche, la Lega andrà avanti con il progetto che prevede un servizio di vigilanza del centro storico, da affidare a una o più associazioni formate da ex componenti delle forze armate o delle forze dell’ordine. Un'iniziativa per la quale sono stati stanziati dal Comune 35mila euro.

''Già dalla settimana prossima - annuncia il capogruppo Andrea Micci – ci metteremo al lavoro per avviare tutte le procedure di legge, anche alla luce di recenti sentenze della Corte di Cassazione, per cercare di stipulare una convenzione. La proposta presentata a fine maggio dal nostro consigliere Valter Merli fu votata da tutta la maggioranza e le risorse adesso ci sono, per cui non c’è altro motivo di attendere''.

Ma non chiamatele ronde: ''Tali non sono'', dice sempre Micci. Che spiega: ''Si tratta di un modello di sicurezza partecipata, che funziona già in altre città. Nessuno andrà in giro con i manganelli o con la facoltà di intervenire laddove si verificasse qualche pericolo o sospetto tale''. ''Che poi l’opposizione strumentalizzi l’argomento parlando di ronde è un’altra cosa – aggiunge il capogruppo leghista -. Si tratta di cittadini osservatori che nel corso della loro vita lavorativa hanno avuto un addestramento particolare che gli permette di avere occhi più attenti rispetto a chi invece si occupa di altro''.

La polemica in realtà non è solo sul nome, ma soprattutto sulla forma. Secondo il capogruppo di Impegno comune Lina delle Monache, il codice del terzo settore non solo non prevede questo tipo di servizio, ma esclude anche che possa essere affidato tramite convenzione.

''Lasceremo agli uffici il compito di eseguire le verifiche sulle procedure - dice Micci -. Se la formula da noi ipotizzata non dovesse trovare riscontro – cose che noi non crediamo - o non ci fosse interesse da parte delle associazioni, allora si procederà in altro modo. Alla consigliera Delle Monache rispondo come ho risposto già in consiglio comunale: l’articolo 56 del codice del terzo settore prevede la possibilità di affidamento di questo servizio tramite convenzione. Si parla di rimborsi spese, non ci sarà infatti nessuna remunerazione. Per cui le associazioni e i loro membri che dovessero aderire al progetto, non riceveranno un compenso, ma semplici buoni pasto o per l’acquisto del carburante''.

Tra i critici anche il consigliere Giacomo Barelli (Forza civica), che ha chiesto un incontro al prefetto ''perché venga fatta rispettare la legge''. ''Barelli fa bene ad andare dal prefetto e a chiedere delucidazioni - risponde Micci -, ma può stare tranquillo, perché la legge la rispettiamo''. E conclude: ''Ribadisco, faremo tutto nel massimo della trasparenza e nel rispetto delle procedure. Le polemiche mi sembra che vengano da chi, sotto il sole d’estate, forse non ha altro di cui parlare''.




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