ANNO 14 n° 111
Nessun veleno nel lago di Vico, assolti Sangiorgi e Cuzzoli
Cade l’accusa per gli ex sindaci di Ronciglione e Caprarola

VITERBO – Nessun disastro ambientale. Nessun veleno nelle acque del lago di Vico. Arriva con un’assoluzione piena – perché il fatto non sussiste – la più grande soddisfazione per gli ex sindaci di Ronciglione e Caprarola, Massimo Sangiorgi e Alessandro Cuzzoli, accusati di aver disciolto nelle acque dello spettro lacustre sostanze tossiche, come concimi e diserbanti, e di non aver fatto nulla per evitare che si diffondessero.

Ieri, davanti al neoformato collegio di giudici viterbese, la sentenza di assoluzione: non c’è stato alcun avvelenamento. Nessun disastro ambientale. Si archiviano così ''i due più importanti e consistenti capi di imputazione'' commentano i legali dei due ex primi cittadini.

A rimanere in piedi, ancora, per entrambi, l’accusa di non aver eliminato il pericolo di contaminazione delle aree limitrofe.

''Un’accusa che di fatto non regge più – sottolinea l’avvocato Alessandro Stella del foro di Roma – se il lago di fatto non è inquinato, quale pericolo di contaminazione dovrei evitare? Se l’acqua del bacino è sana, da cosa dovrei salvaguardare le zone limitrofe?''.

Una contraddizione, di fatto, che fa vacillare i restanti capi di imputazione di cui Sangiorgi e Cuzzoli devono rispondere.

''Alla prossima udienza chiederemo anche l’estromissione delle parti civili – spiega il legale Luca Chiodi – hanno da sempre sbandierato come la salute di tutti gli abitanti fosse in pericolo per via di livelli di arsenico troppo elevati e di concimi e diserbanti disciolti in acqua. Ora che perizie di professionisti affermano il contrario, non hanno più senso di esistere''.

Codici, Codacons, Accademia Kronos, Comitato acqua pubblica e un privato. Cinque le parti civili costituite in tutto dal giorno del rinvio a giudizio dei due ex sindaci, nel maggio del 2016.

Si tornerà in aula tra una manciata di giorni, il prossimo 23.

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