ANNO 14 n° 111
Nella Tuscia si svuotano le culle
Saldo naturale negativo nel 2017: solo 2.101 nascite a fronte di 3981 decessi

VITERBO - Nella Tuscia si svuotano le culle e si fanno sempre meno figli. È quello che emerge dai dati Istat, relativi all'anno 2017, elaborati da Ubistat, società che si occupa di geomarketing e ricerche di mercato.

La fotografia: al 31 dicembre 2017 la popolazione della provincia di Viterbo risulta pari a 318.205 abitanti, in calo rispetto all'anno precedente dello 0,25% ed è composta al 51,1% da femmine e al 48,9% da maschi, con una età media di 45,7 anni. Il saldo naturale, ovvero la differenza tra i nati e i morti, è decisamente negativa: a fronte di 2.101 nascite si registrano 3.981 morti.

A contenere il calo demografico ci pensa però il saldo migratorio: la differenza tra immigrati e emigrati è infatti positiva di 1.077 unità. La popolazione straniera a fine 2017 si attesta a 31.158 abitanti, il 9,79% della popolazione, con un saldo naturale positivo (+ 277: 325 nati e 48 morti).

Secondo i dati Istat elaborati da Ubistat, il comune della Tuscia dove si registrano più nascite è Monte Romano con un tasso di natalità del 10,1 per mille. A seguire Vitorchiano (9,7), Vignanello (9,2), Fabrica di Roma (9) e Farnese (8,7). Il comune della provincia dove invece si fanno meno figli è Barbarano Romano (1,9), preceduto da San Lorenzo Nuovo (2,4), Onano (3), Lubriano (3,4) e Proceno (3,5).

Al contrario, prendendo come dato il numero dei decessi, è Latera il comune della Tuscia con il tasso di mortalità più alto (26,7 per mille), seguito in questa poco invidiabile classifica da Tessenano (24), Farnese (22,1), Piansano (20,9) e Grotte di Castro (20,5). 




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