ANNO 14 n° 88
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Nella Tuscia l'occupazione diminuisce ancora: -1,3%
Export: male l'agricoltura (ma cresce il biologico), bene la ceramica. Boom per il turismo e il settore tessile

VITERBO - (S. L.) - Nella Tuscia l'occupazione continua a diminuire, con un calo dell'1,3 per cento in un anno.

E' uno dei dati ( l'anno di riferimento è il 2018) su cui si è discusso stamani presso la Camera di commercio in occasione della 17esima Giornata dell'Economia, durante la quale è stato presentato l'ultimo rapporto Polos, realizzato dall'Osservatorio economico provinciale.

''I dati dell'economia viterbese non sono confortanti,ma non bisogna piangerci addosso'', ha detto stamani il presidente dell'ente camerale Domenico Merlani.

Ad andare male, secondo lo studio, sono soprattutto agricoltura(fatta eccezione per il biologico) e commercio (il fatturato cala del 4,9 per cento); boom invece per il settore turistico (+ 8,7% gli arrivi, +26,5% le presenze) e la ceramica, 'che dopo un periodo di crisi è tornato settore leader a livello locale e nazionale', ha detto sempre Merlani. Sostanzialmente stabili le costruzioni. Non incoraggiante, invece, il livello di digitalizzazione delle imprese, ancora troppo indietro, nonostante le numerose iniziative organizzate per cercare di colmare questo gap, rispetto al livello nazionale e a quello europeo.

La disoccupazione, su tutti, resta il dato più preoccupante, come sottolineato nella sua analisi dei dati anche dal segretario generale della Camera di commercio Francesco Monzillo. 'Mentre in Italia il tasso di disoccupazione scende sotto l'11 per cento, nella Tuscia, pur diminuendo il dato rispetto all'anno precedente si attesta all'11,8'. I disoccupati nella provincia di Viterbo sono 15.538. Il quadro si fa a tinte fosche se si guarda agli occupati, in calo dell'1,3%, mentre a livello nazionale crescono dello 0,2. 'I problemi della Tuscia sono legati senza dubbio allo scarso sviluppo delle imprese e del territorio, ma su questo punto sarebbero di aiuto anche politiche lungimiranti a livello nazionale', ha rimarcato Merlani.

A trascinare in basso l'economia sono soprattutto le esportazioni, con una contrazione dell'8 per cento rispetto al 2017. Si è fatta sentire in particolare la flessione dell'agroalimentare (-28,5%). Crescono invece nell'export la ceramica (+2,65) e il tessile che fa registrate nel decennio una delle migliori performance, passando dal 3 al 14,5%. ''La provincia di Viterbo sconta una certa difficoltà a raggiungere i mercati più lontani, basti pensare che il 3/4 del nostro export è diretto verso gli atri Paesi europei', ha spiegato Monzillo.

L'agricoltura ha pagato in particolare l'andamento del prezzo delle nocciole, ma nel settore - ha evidenziato Merlani – assistiamo a una trasformazione: 'Molte aziende, sopratutto quelle condotte da giovanni, stanno abbracciando con successo il concetto di multifunzionalità, sperimentando all'interno dell'azienda agricola altre forme di impresa, come l'accoglienza e il turismo'. Un discorso a parte lo merita il biologico, 'in cui la Tuscia si pone come primo territorio di produzione a livello regionale'.

Presenti all'incontro il presidente del tribunale di Viterbo, il deputato Mauro Rotelli (FdI), il senatore Umberto Fusco (Lega), il consigliere regionale Panunzi, il sindaco Giovanni Arena, il vicesindaco Contardo con l'assessore all'Agricoltura Ludovica Salcini, l'assessore al Turismo Marco De Carolis. E ancora: rappresentanti delle associazioni di categoria e delle forze dell'ordine.




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