ANNO 14 n° 109
Nel 2020 una Treccani al Disucom
Mercoledì un confronto sul fine di uno strumento di conoscenza fatto di carta in un tempo dematerializzato

VITERBO - Il  dipartimento di studi umanistici, della comunicazione e del turismo accoglie – negli spazi dedicati agli studenti in Santa Maria in Gradi – il dono di una enciclopedia Treccani.

Mercoledì 18 dicembre, alle 11,30 nell’aula 12 di Santa Maria in Gradi ci sarà un confronto innanzitutto sul senso e sul fine di uno strumento di conoscenza e divulgazione fatto di carta in un tempo dematerializzato. Ma ci si porrà anche un quesito più radicale sul senso della conoscenza e sulla natura che la sua condivisione sta assumendo. Cosa significa sfogliare, magari consultare, un’enciclopedia - la cui reputazione è legata all’eccellenza della cultura nazionale e internazionale - in un momento che tende allo sviluppo della produzione dal basso e della condivisione orizzontale del sapere? Quale “valore” o quali “valori” porta ancora oggi un medium fisicamente pesante e invadente come l’enciclopedia Treccani in un dipartimento universitario, che sia umanistico come il Disucom ma anche di natura scientifica? Può trasferire “vitalità” culturale ai nostri studenti un oggetto che è rimasto ad abitare - come spesso è accaduto nella seconda parte del Novecento – per cinquant’anni in una casa privata?

Introduce Giovanni Fiorentino

Interventi di Silvana Ferreri, Raffaele Caldarelli, Francesco Cardarelli, Luisa Carbone, Dino De Sanctis, Ela Filippone, Giusi Gianfreda, Alba Graziano, Filippo Grazzini, Chiara Moroni, Giovanna Tosatti.

Conclude Gianfranco Buttu, associazione Wikimedia.

 




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