ANNO 14 n° 114
Foto precedente
Nasce il primo Baby pit stop di Viterbo
Alla Pensilina un luogo protetto in cui allattare e cambiare il pannolino

VITERBO – (aml) Un piccolo passo, un inizio. Ma significativo per tracciare un percorso che possa portare al riconoscimento Unicef di Viterbo come città amica dei bambini. Nasce il primo Baby pit stop del Comune, un'area di sosta dove le mamme potranno allattare, al seno o con biberon, il loro bimbo e cambiare il pannolino. Il punto bebè, allestito in uno spazio interno e attrezzato con poltrona, seggiolone e fasciatoio nella Pensilina al Sacrario, sarà inaugurato sabato 23 settembre alle ore 16.30. Invito esteso a tutte le famiglie, con bambini e senza.

''Un'idea – sottolinea Martina Minchella, delegata alle politiche sanitarie – illustrata in aula consiliare già nel 2013 e che ora, grazie alla collaborazione con Unicef, promotore del progetto a livello nazionale, e con l'associazione Ecococcole diventa realtà''.

La consigliera comunale ricorda che ''l'amministrazione da diverso tempo promuove l'allattamento al seno. Da 8 anni a Viterbo ricorre l'iniziativa della Settimana dell'allattamento al seno con il contributo, soprattutto in questo ultimo lustro, del Comune''.

''Un progetto dalla gestazione lunga ma il parto è stato veloce e senza complicazioni''. Perfetta scelta di termini, visto l'argomento trattato, da parte della vice sindaco Luisa Ciambella. ''Il livello di civiltà di una comunità si misura anche dall'adozione di queste iniziative, dal mettere a disposizione uno spazio protetto e adeguato. Dopo varie ipotesi, lo scrigno della Pensilina ha fornito tutte le risposte alla ricerca dei giusti requisiti''.

Un traguardo ''che siamo riuscite a conseguire, forse, per la presenza di una forte componente femminile. Ma la questione non è esclusività delle donne, la cultura della famiglia riguarda anche gli uomini''. Auspicando che il Baby pit stop ''sia solo l'inizio per avviare ulteriori iniziative dedicate alle mamme viterbesi ma anche a quelle che vengono da fuori'' tiene ad evidenziare come ''si rimarca sempre che il problema per riuscire a fare le cose siano le risorse. Ritengo invece che l'importante è avere le idee, da sviluppare e attuare poi con le giuste sinergie''.

''Fiera di questa collaborazione perché da soli non si può fare molto'' le fa eco Elena Simontacchi, presidente dell'associazione di promozione sociale Ecococcole operativa a Viterbo dal 2008, che si augura che dall'unità di intenti tra istituzioni e terzo settore ma anche con privati si arrivi all'apertura di altri pit stop. Nello spazio presso la Pensilina, oltre alle attrezzature necessarie, le mamme potranno trovare anche materiale informativo in cui trovare risposte alle problematiche della famiglia.

Daniela Bizzarri, delegata alle Pari opportunità, spera di poter estendere questo esperimento ''magari presso l'ospedale Belcolle, in tutti quei luoghi dove la gente è costretta a fare lunghe file, nei supermercati, nei centri commerciali. Con l'auspicio che il Baby pit stop sia solo il primo di tanti passi da compiere con persone di buona volontà''.

Teresa Perfetto dell'Unicef non nasconde che temeva ''che questa iniziativa, nata circa 4 anni fa, si fosse persa nelle nebbie. E' un progetto, quello che abbiamo messo a disposizione e che Ecococcole ha reso operativo, che non richiede grossi impegni finanziari ma che ha un grande impatto sulla vita della comunità. Perché tutto ciò che si fa per favorire la vita dei bambini aiuta anche quella dei disabili e degli anziani''.

In conclusione la vice sindaco Ciambella ricordando l'inaugurazione sabato 23, alle ore 16.30, lancia anche un appello ''alla civiltà di tutti. La mia paura è che, nonostante ci sia la vigilanza, i vandali possano agire indisturbati''. E, per fare maggiore leva sul senso civico dei viterbesi, rammenta che ''i lavori sono stati eseguiti dal Comune ma le risorse spese sono di tutti''.




Facebook Twitter Rss