ANNO 14 n° 89
Movida, ''Orari di chiusura troppo restrittivi, limitano la libertą d'impresa''
Tutte le proposte di Confcommercio

VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo dal Presidente Confcommercio Lazio Nord, Leonardo Tosti e dal Presidente Confcommercio Viterbo, Antonio Posati:

Giunti quasi alla pausa feriale aspettando Santa Rosa, non possiamo esimerci per il senso stesso della missione della nostra Associazione, dal fare un ulteriore appello a tutte le parti politiche affinché al più presto si possa sciogliere la riserva sul Protocollo d’Intesa per l’estensione dell’orario di chiusura dei pubblici esercizi.

Ci appelliamo al buon senso dell’Amministrazione comunale affinché l’ordinanza non rappresenti un atto eccessivamente rigido e non proporzionato alle finalità pubbliche che l’Amministrazione deve perseguire e che lede anche coloro che, da sempre, hanno rispettato gli orari di chiusura già esistenti, adottato misure di buon vicinato e pensato al decoro e alla pulizia.

Ci appelliamo all’Amministrazione comunale affinché il limite di orario di chiusura nel periodo invernale, che partirebbe - ricordiamo - dal 30 di settembre, sia rivisto poiché lo riteniamo eccessivamente restrittivo e fortemente limitativo al diritto costituzionalmente garantito alla libertà d’impresa.

Chiediamo all’Amministrazione comunale di creare un gruppo di coordinamento che, tenendo conto delle esigenze di tutte le tipologie di attività e dei residenti presenti nella zona interessata dalle restrizioni - sono molti i B&B e le Guest House presenti nelle zone interessate dal provvedimento - si impegni a far rispettare il codice etico, che sarà parte integrante del Protocollo d’Intesa, di autoregolamentazione contro l’abuso di alcol, che ne vieti la somministrazione ai minori di 18 anni, che faccia rispettare gli orari di apertura e di chiusura dell’esercizio, che diffonda i regolamenti e le ordinanze del Comune, che si impegni a non praticare azioni commerciali che possano incentivare l’abuso di alcol e che promuova forme di buon vicinato (rispetto dell’occupazione del suolo pubblico, decoro e pulizia delle aree esterne ai locali) fondate sul rispetto tra le imprese di tutte le tipologie, la clientela e i residenti.

Il quartiere San Pellegrino è il nostro biglietto da visita, uno dei luoghi preferiti e maggiormente visitati per chi sceglie la nostra città: i residenti, piuttosto che abbandonarlo hanno scelto di viverci investendo in acquisti e ristrutturazioni e insieme alle attività, commerciali e turistiche, rappresentano i veri custodi del Quartiere, rendendolo vitale e vivace in un perfetto esempio di contesto urbano che accoglie e che produce valore economico e sociale.

Proponiamo che venga creata idonea cartellonistica che informi i consumatori sul comportamento da tenere all’interno ed all’esterno dei locali, proponiamo un severo controllo sulla formazione del personale per interventi di primo soccorso e la dotazione gratuita di alcol test.

Proponiamo che San Pellegrino diventi il primo centro storico del Lazio totalmente plastic free e ci impegniamo a realizzare vetrofanie speciali che siano il distintivo di adesione alla campagna di sensibilizzazione. Proponiamo eventi culturali, spettacoli all’aperto che incentivino il sano divertimento.

Non da ultimo si consideri che eccessive limitazioni nell’orario di vendita potrebbero causare negativi impatti occupazionali.

Nella convinzione che l’obiettivo comune non debba essere la limitazione che induce al consumo di alcol in altri ambiti, non debba incentivare astio tra tipologie di attività, non debba essere l’impedimento alla libertà d’impresa, ma debba perseguire l’educazione alla civiltà.




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