ANNO 14 n° 110
Movida, c'č l'accordo sugli orari di chiusura
L'amministrazione e i commercianti trovano la quadra sul protocollo d'intesa. Soddisfatta l'assessore Mancini: ''Misura sperimentale, ci saranno i controlli''

VITERBO - (a.v.) Movida, c'è l'accordo sugli orari di chiusura dei locali. Dopo il tira e molla delle settimane scorse, ieri pomeriggio l'assessore Mancini e i commercianti hanno trovato la quadra sul protocollo d'intesa, che, salvo ulteriori sorprese, verrà presentato all'attenzione del prefetto Bruno prima di essere firmato dalle parti.

La proposta

Nell'area fucsia, il quartiere medievale di San Pellegrino, i locali chiuderanno all'una per tutta la settimana ma dalla domenica al giovedì, a partire dalla mezzanotte, sarà obbligatorio spegnere la musica e vietato l'asporto delle bevande. Se si dovesse creare un assemblamento di folla negli spazi esterni, un addetto alla clientela – ma potranno farlo gli stessi gestori – dovrà invitare le persone ad allontanarsi.

Nel resto della città, che è regolamentata da un'ordinanza di Marini del 2008, è prevista la chiusura dei locali entro le 1.00 e lo spegnimento della musica tassativamente a 00.30. I gestori interessati potranno richiedere le deroghe per abbassare la saracinesche un'ora dopo, alle 2.00, ma in cambio dovranno occuparsi della sicurezza con un servizio di vigilanza. Dall'una in poi la somministrazione delle bevande potrà avvenire esclusivamente all'interno degli esercizi.

L'assessore Mancini: ''Misura sperimentale, ci saranno i controlli''

''Siamo riusciti a trovare un accordo, dobbiamo solo perfezionare dei piccoli dettagli. I commercianti hanno ricevuto finalmente la proposta definitiva e potranno presentare qualche osservazione, le linee di indirizzo sono però delineate e sono quelle che auspicavamo dall'inizio'', commenta soddisfatta Alessia Mancini, assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Viterbo.

''Sarà una misura sperimentale, abbiamo preso l'impegno di sederci attorno a un tavolo tra 3 mesi per valutarne i punti di forza e di debolezza, per vedere se c'è la possibilità di modificare qualcosa o se questa è la strada giusta da seguire. Ci saranno i controlli da parte della polizia locale – assicura – e chiederemo a chi di dovere anche l'ausilio delle altre forze dell'ordine: chi contravverà al protocollo perderà la deroga e la possibilità di richiederla per sei mesi. Se si creano delle regole devono essere rispettate da tutti, non devono esserci furbetti''.




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