TARQUINIA - Non arrivano buone notizie per i lavoratori dalla trattativa tra Ugl e Mondo Convenienza. Dopo la chiusura dello store di Tarquinia, avvenuta il 30 settembre, i 19 dipendenti attendono ancora di conoscere il loro destino.
Come riportato dal sito trcgiornale, l'azienda non sembra infatti intenzionata a fare marcia indietro rispetto alla decisione di non ricollocare in ambito regionale i lavoratori. Oltre alla volontà di Mondo Convenienza di mandare in mobilità nelle regioni del nord o del sud Italia le 19 persone coinvolte, il sindacato si è visto negare in più occasioni la richiesta di assegnare i dipendenti tra i vicini punti vendita di Roma, Fiumicino e Ostia.
La Ugl ha anche fatto notare come alla recente apertura di Viterbo, siano state assunte 38 persone, sottolineando come a fronte della situazione economica del punto vendita di Tarquinia, i lavoratori potevano essere certamente aggregati al centro viterbese.
L'organizzazione sindacale contesta inoltre a Mondo Convenienza - che si trova in una situazione economica di tutto rispetto e che in Italia vanta ricavi al passo con il gigante mondiale Ikea - di aver offerto condizioni praticamente inaccettabili: un bonus di 13mila euro netti a scendere, oltre a una riqualificazione di un anno a spese dell’azienda presso un’agenzia di lavoro interinale e ulteriori 1000 euro netti a chi non sarà disponibile, trasformandosi in 2000 per gli ultracinquantenni.
Un trattamento questo che non è proprio piaciuto alla Ugl di Civitavecchia che, qualora la situazione non riuscisse a sbloccarsi nelle prossime settimane, potrebbe addirittura decidere di inviare il caso alla segreteria del Ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, per dare alla causa una più ampia eco nazionale.