ANNO 14 n° 115
Molestata sul treno, riconosce il suo aggressore su una volante della polizia
L’uomo di 45 anni più grande di lei, era stato fermato a piazzale Gramsci da due agenti

VITERBO – (b.b.) Sarebbe stata molestata un paio di mesi prima sul treno: un uomo di 65 anni si sarebbe avvicinato a lei, e poi, dopo aver aperto la zip dei pantaloni, le avrebbe appoggiato le proprie parti intime sulla coscia.

Lei, una studentessa di 20 anni appena, avrebbe immediatamente sporto denuncia.

''Abbiamo scritto noi la sua denuncia – ha spiegato in aula uno degli agenti della Polizia Ferroviaria di Viterbo – le abbiamo anche fatto fare un identikit: non conosceva il presunto molestatore, così ce lo ha descritto''.

Straniero, di 45 anni più grande di lei, è stato riconosciuto e fermato due mesi dopo, nel marzo del 2016, durante un normale servizio di controllo del territorio da parte della pattuglia della polizia.

''All’altezza di piazzale Gramsci, dopo averlo notato alla stazione di Porta Romana – ha proseguito l’agente – abbiamo fermato l’uomo: i suoi tratti somatici corrispondevano perfettamente alla descrizione che ci aveva fornito la ragazza: lo abbiamo portato in caserma per il riconoscimento''.

E proprio fuori dal portone dell’ufficio per l’immigrazione avrebbe incontrato la presunta vittima dell’uomo. ''Ci ha fermato e ci ha detto che la persona che l’aveva molestata era esattamente quella che stava con noi''.

Ora è a processo per violenza sessuale, si tornerà in aula, di fronte al collegio, il prossimo novembre.




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