ANNO 14 n° 116
''Milleproroghe, č bene fare chiarezza''
Il senatore leghista Umberto Fusco risponde alle polemiche sui fondi

Riceviamo e pubblichiamo da Umberto Fusco

VITERBO - Ho appreso nelle ultime ore dal Sindaco Arena della presentazione di due interrogazioni in Consiglio Comunale proposte dai consiglieri Bianchini e Minchella riguardanti il bando periferie.

È bene fare chiarezza e parlare di fatti, quelli che la Lega è solita fare. Le chiacchiere le lascio agli altri.

Vorrei in primis riportare chiarezza sul fatto che l’emendamento 13.2 (testo 2), oggetto di tanto stupore, è stato approvato con 270 voti favorevoli, all’unanimità dei presenti in aula e pertanto anche dai senatori di tutte le forze politiche d’opposizione, come potete constatare dalla foto in allegato.

Andando nel merito della questione, il governo ha salvato i primi 24 progetti che hanno ricevuto un punteggio superiore a 70/100 e che sono risultati immediatamente esecutivi, per un avanzamento dei lavori o per una già avvenuta apertura delle gare.

Il bando periferie è stato finanziato dal governo Gentiloni per metà dell’importo complessivo con le risorse stanziate sulla base di una norma (comma 140 della Legge 232/2016) sulla quale è poi intervenuta una pronuncia di illegittimità costituzionale (sentenza n. 74 del 2018);

Gran parte dei progetti non sono esecutivi e non potrebbero mai diventarlo vista la carenza progettuale che li caratterizza.

Il nuovo governo ha perciò deciso, politicamente e giuridicamente, di utilizzare le risorse stanziate per le convenzioni negli anni 2018 e 2019 non solo per alcuni enti locali ma per tutti, al fine di consentire a chi avesse avanzi di utilizzarli immediatamente per investimenti in opere pubbliche con un criterio di premialità (hanno avanzo i comuni virtuosi) e di equità (tutti i comuni sono uguali).

Con un ulteriore emendamento al “milleproroghe” che non può passare inosservato, si consentirà infatti di sbloccare un miliardo per gli investimenti dei Comuni, che potranno finalmente utilizzare gli avanzi di amministrazione registrati negli esercizi precedenti, lasciando libertà di spesa per ciò che i singoli comuni riterranno più opportuno secondo il principio di autonomia.

Tale provvedimento che permetterà, in controtendenza alle politiche di austerity del vecchio governo, lo sblocco degli avanzi di amministrazione, ha ricevuto un parere positivo anche da Antonio De Caro, presidente dell’Anci. Associazione che non dovrebbe rappresentare solo i 96 comuni che restano momentaneamente fuori dal finanziamento, ma la totalità degli 8000 comuni italiani.

In ogni caso il bando periferie (tolto i 24 progetti immediatamente esecutivi) e ferme rimanendo le risorse complessivamente stanziate viene solo posticipato con rinnovo convenzioni e verifica progetti. Si tratta di una riprogrammazione che vedrà un ampio recupero dei progetti attualmente rimasti fuori.

In riferimento all’aspetto progettuale è bene ricordare che in termini di punteggio Viterbo si classifica solo alla 91esima posizione su 120 comuni, con un punteggio di 42/100, ed è per questo motivo che attualmente non si è potuto ritenere tale progetto degno di rientrare nei primi 24 già finanziati.

Nonostante il basso punteggio conquistato dal nostro Comune, sarà massimo il mio interesse in concerto con l’amministrazione comunale di Viterbo per far sì che questi fondi arrivino alla nostra città.

Ritornando all’approvazione dell’emendamento in discussione, approvato all’unanimità dei senatori presenti in aula, in molti si chiedono per quale motivo non ci sia stata la stessa condivisione per l’istituzione del Ministero per la Disabilità, verso il quale le forze d’opposizione non si sono tirate indietro nel votare contro.

 




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