ANNO 14 n° 115
Marini: ''Il sindaco inviti la Viterbese in Comune''
L'appello a Michelini per celebrare degnamente la vittoria gialloblu

 

VITERBO -  (e. c.) Allo stadio dei Pini di Viareggio, per la finale della poule scudetto che ha incoronato la Viterbese campione d'Italia dopo una tanto emozionante quanto meritata vittoria contro il Piacenza, domenica scorsa non c'era nessun rappresentante del Comune di Viterbo a seguire la squadra e la società gialloblù nel giorno in cui è stato raggiunto un risultato senza precedenti. Eccezion fatta per qualche consigliere comunale, presente esclusivamente in veste di tifoso nel settore ospiti, insieme ai supporters del tifo organizzato, nessun rappresentante istituzionale di Palazzo dei Priori, dal sindaco in giù, ha ritenuto opportuno partecipare ad una giornata storica non solo per la prima squadra di calcio cittadina, ma per la città di Viterbo nel suo insieme. Perché sarà la città di Viterbo, oltre che la Viterbese, a portare cucito sul petto lo scudetto tricolore l'anno prossimo, e nella storia questo prima d'ora non era mai accaduto. 
Ok, il calcio non può piacere a tutti. Come attenuante è un tantino abusata, ma ci può stare. Passi per l'impegno domenicale non adeguatamente onorato dal Comune, quindi, ma francamente lunedì, o al massimo martedì, ci si sarebbe aspettati almeno dal sindaco Michelini tre righe di congratulazioni alla squadra e alla società gialloblu. Soprattutto perché a Palazzo dei Priori ci si scomoda di solito per molto meno. E invece niente, totale indifferenza. E dire che di congratulazioni e attestati di stima in queste ultime ore a via della Palazzina ne sono arrivati numerosi e da più parti. 
Questa strana indifferenza da parte del Comune per le vicende della Viterbese erano state stigmatizzate un paio di giorni fa dalla FondAzione di Gianmaria Santucci, che si chiedeva se il sindaco si fosse accorto della vittoria dello scudetto da parte dei gialloblu. Ieri anche il consigliere comunale di FI, Giulio Marini, è tornato sull'argomento chiedendo al sindaco di consegnare un riconoscimento alla squadra della famiglia Camilli. 'Domenica si è conclusa la stagione sportiva della Viterbese, che con il risultato positivo contro il Piacenza ha conquistato il titolo di Campione d'Italia dei dilettanti - scrive Marini in una lettera inviata a Michelini -, oltre ad aver conquistato la promozione nella serie superiore arrivando prima nel campionato. L'anno prossimo  la Viterbese potrà così disputare il campionato di Lega Pro: per quanto premesso, Le chiedo di poter valutare la possibilità di ricevere la società, i calciatori e lo staff tecnico in consiglio comunale per riconoscere la gratitudine della Città per questo importante risultato'. 
In realtà alla fine del campionato vinto dalla Viterbese ormai più di un mese fa, era stato lo stesso primo cittadino gialloblu ad impegnarsi pubblicamente ad invitare la squadra e il club gialloblu in Comune per celebrare adeguatamente, a nome della città di Viterbo, l'importante traguardo. Ma in questi ultimi 40 giorni non se ne è fatto niente, nessun invito, nessun ringraziamento ufficiale, tanto che Giulio Marini è tornato a sollecitare Michelini. Sebbene fuori tempo massimo, infatti, darsi una smossa e mantenere l'impegno preso con la Viterbese sarebbe un segnale positivo anche ai fini della distensione dei rapporti non certo fluidi tra l'amministrazione comunale e la famiglia Camilli, che nelle ultime settimane ha lamentato più volte i ritardi nel l'inizio dei lavori allo stadio, partiti lunedì scorso. Meglio tardi che mai.VITERBO -  (e. c.) Allo stadio dei Pini di Viareggio, per la finale della poule scudetto che ha incoronato la Viterbese campione d'Italia dopo una tanto emozionante quanto meritata vittoria contro il Piacenza, domenica scorsa non c'era nessun rappresentante del Comune di Viterbo a seguire la squadra e la società gialloblù nel giorno in cui è stato raggiunto un risultato senza precedenti. Eccezion fatta per qualche consigliere comunale, presente esclusivamente in veste di tifoso nel settore ospiti, insieme ai supporters del tifo organizzato, nessun rappresentante istituzionale di Palazzo dei Priori, dal sindaco in giù, ha ritenuto opportuno partecipare ad una giornata storica non solo per la prima squadra di calcio cittadina, ma per la città di Viterbo nel suo insieme. Perché sarà la città di Viterbo, oltre che la Viterbese, a portare cucito sul petto lo scudetto tricolore l'anno prossimo, e nella storia questo prima d'ora non era mai accaduto. Ok, il calcio non può piacere a tutti. Come attenuante è un tantino abusata, ma ci può stare. Passi per l'impegno domenicale non adeguatamente onorato dal Comune, quindi, ma francamente lunedì, o al massimo martedì, ci si sarebbe aspettati almeno dal sindaco Michelini tre righe di congratulazioni alla squadra e alla società gialloblu. Soprattutto perché a Palazzo dei Priori ci si scomoda di solito per molto meno. E invece niente, totale indifferenza. E dire che di congratulazioni e attestati di stima in queste ultime ore a via della Palazzina ne sono arrivati numerosi e da più parti. 

VITERBO -  (e. c.) Allo stadio dei Pini di Viareggio, per la finale della poule scudetto che ha incoronato la Viterbese campione d'Italia dopo una tanto emozionante quanto meritata vittoria contro il Piacenza, domenica scorsa non c'era nessun rappresentante del Comune di Viterbo a seguire la squadra e la società gialloblù nel giorno in cui è stato raggiunto un risultato senza precedenti. Eccezion fatta per qualche consigliere comunale, presente esclusivamente in veste di tifoso nel settore ospiti, insieme ai supporters del tifo organizzato, nessun rappresentante istituzionale di Palazzo dei Priori, dal sindaco in giù, ha ritenuto opportuno partecipare ad una giornata storica non solo per la prima squadra di calcio cittadina, ma per la città di Viterbo nel suo insieme. Perché sarà la città di Viterbo, oltre che la Viterbese, a portare cucito sul petto lo scudetto tricolore l'anno prossimo, e nella storia questo prima d'ora non era mai accaduto. 

Ok, il calcio non può piacere a tutti. Come attenuante è un tantino abusata, ma ci può stare. Passi per l'impegno domenicale non adeguatamente onorato dal Comune, quindi, ma francamente lunedì, o al massimo martedì, ci si sarebbe aspettati almeno dal sindaco Michelini tre righe di congratulazioni alla squadra e alla società gialloblu. Soprattutto perché a Palazzo dei Priori ci si scomoda di solito per molto meno. E invece niente, totale indifferenza. E dire che di congratulazioni e attestati di stima in queste ultime ore a via della Palazzina ne sono arrivati numerosi e da più parti. 

Questa strana indifferenza da parte del Comune per le vicende della Viterbese erano state stigmatizzate un paio di giorni fa dalla FondAzione di Gianmaria Santucci, che si chiedeva se il sindaco si fosse accorto della vittoria dello scudetto da parte dei gialloblu. Ieri anche il consigliere comunale di FI, Giulio Marini, è tornato sull'argomento chiedendo al sindaco di consegnare un riconoscimento alla squadra della famiglia Camilli. 'Domenica si è conclusa la stagione sportiva della Viterbese, che con il risultato positivo contro il Piacenza ha conquistato il titolo di Campione d'Italia dei dilettanti - scrive Marini in una lettera inviata a Michelini -, oltre ad aver conquistato la promozione nella serie superiore arrivando prima nel campionato. L'anno prossimo  la Viterbese potrà così disputare il campionato di Lega Pro: per quanto premesso, Le chiedo di poter valutare la possibilità di ricevere la società, i calciatori e lo staff tecnico in consiglio comunale per riconoscere la gratitudine della Città per questo importante risultato'. 

In realtà alla fine del campionato vinto dalla Viterbese ormai più di un mese fa, era stato lo stesso primo cittadino gialloblu ad impegnarsi pubblicamente ad invitare la squadra e il club gialloblu in Comune per celebrare adeguatamente, a nome della città di Viterbo, l'importante traguardo. Ma in questi ultimi 40 giorni non se ne è fatto niente, nessun invito, nessun ringraziamento ufficiale, tanto che Giulio Marini è tornato a sollecitare Michelini. Sebbene fuori tempo massimo, infatti, darsi una smossa e mantenere l'impegno preso con la Viterbese sarebbe un segnale positivo anche ai fini della distensione dei rapporti non certo fluidi tra l'amministrazione comunale e la famiglia Camilli, che nelle ultime settimane ha lamentato più volte i ritardi nel l'inizio dei lavori allo stadio, partiti lunedì scorso. Meglio tardi che mai. 



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