ANNO 14 n° 116
Mancini assessore, continuano i mal di pancia
''Nella scelta non c'č stato alcun dibattito preventivo interno a FondAzione''

VITERBO - La nomina di Alessia Mancini ad assessore ha lasciato molto amaro in bocca anche tra i sostenitori di FondAzione tanto che un gruppo di simpatizzanti, vicini ad Antonella Bruni, candidata nella lista che fa capo a Gianmaria Santucci, hanno scritto una lettera aperta al sindaco.

''Gentile Sindaco Arena,

siamo un gruppo di semplici cittadini e riteniamo di rappresentarne molti altri, che credono ancora nella democrazia e nelle Istituzioni e per tale motivo, scusandoci per il disturbo, le chiediamo di fare chiarezza sulle nostre legittime perplessità:

-stimiamo da sempre Antonella Bruni, figura di spicco della vita pubblica viterbese, conosciamo le sue capacità, la sua competenza e la sua assoluta irreprensibilità e per questo motivo l’abbiamo sostenuta e votata nella recente competizione elettorale per il Comune di Viterbo, anche nella lista civica di FondAzione;

- invitata personalmente dai vertici della lista civica a candidarsi con loro, i suoi voti hanno contribuito a circa il 9% del risultato complessivo, risultando quarta e prima delle donne;

- nell’assegnazione degli incarichi apicali (assessori), considerata la richiesta di un uomo e una donna (per la norma della parità di genere), FondAzione, previo rifiuto del suo leader di ricoprire l’incarico, ha indicato il primo dei candidati maschi (Paolo Barbieri) e nessuna donna tra le candidate, scegliendo tale Alessia Mancini, nota peraltro per essere legata affettivamente al suddetto leader, Gianmaria Santucci;

-tale procedura non ha contemplato alcun preventivo dibattito interno a FondAzione, benché preannunciato per iscritto come indispensabile, né alle candidate (Giuseppina Addeo, Rachele Magro, Serena Sarzana, ecc.) è stato indicato alcun motivo oggettivo circa la loro esclusione, esponendo negativamente le loro persone e le loro immagini ad una valutazione pubblica negativa, ingiustificata e intollerabile.

Converrà, Signor Sindaco, che i fatti sopra indicati non possono essere da lei ignorati o sottovalutati. Fermo restando che i partiti politici hanno una percentuale di discrezionalità nell’indicare nominativi per gli incarichi, a lei permane il pieno potere di decidere nell’interesse generale della città. La persona che lei si appresta a formalizzare come assessore donna in quota FondAzione, non ha partecipato alla competizione elettorale e potrebbe essere nominata solamente se tutte le altre candidate risultassero gravemente carenti per competenza, esperienza o requisiti morali, diversamente non si può deviare dal principio del consenso, faro di ogni democrazia, a pena di rendere superflue le elezioni e allontanare ancora di più i cittadini dalla politica, disgustandoli irrimediabilmente.

Augurandoci un suo intervento autorevole in tempi brevi, auspicabilmente non pilatesco, ci attendiamo che Alessia Mancini, nel suo stesso interesse, rendendosi conto della sua posizione, contribuisca a restituire legittimità alle Istituzioni, ritirando la sua disponibilità a ricoprire incarichi nell’ambito della Giunta viterbese e che Gianmaria Santucci provveda immediatamente a rettificare la correttezza della sua azione, allineandosi ai principi di democrazia, trasparenza e correttezza a cui dichiara d’ispirarsi''.




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