ANNO 14 n° 115
''L'uscita di Purchiaroni
ci ha colto alla sprovvista''
Marini: ''Sabato si č tenuta una riunione di partito e non aveva manifestato alcuna volontā in tal senso''

 di Annamaria Lupi

VITERBO – Fabrizio Purchiaroni è uscito dal gruppo di Forza Italia. Ha colto tutti di sorpresa il suo annuncio durante il consiglio comunale di mercoledì. Anche se forse qualche segnale avrebbe potuto mettere sull'avviso, visto che già nel corso di varie assisi il consigliere era stato critico nei confronti delle decisioni assunte dall'amministrazione e dalla maggioranza.

Gli azzurri perdono un esponente. A rappresentare Fi restano in campo Achilli, Bugiotti, Lotti, Muroni e naturalmente il capogruppo Giulio Marini, al quale abbiamo chiesto un commento su quanto accaduto.

Da politico navigato dichiara: “In questo momento è opportuno riflettere prima di parlare perché le motivazioni addotte avrebbero dovuto essere oggetto di un confronto, di un dialogo. Invece purtroppo siamo stati colti alla sprovvista. Allo stato attuale la cosa migliore è quella di cercare di capire le ragioni, oltre a quelle enunciate in consiglio, capire la realtà. Anche perché sabato abbiamo tenuto una riunione di partito e non è stata manifestata alcuna volontà che lasciasse presagire una tale azione”.

Purchiaroni però aveva assunto posizioni critiche già in diverse occasioni, aveva manifestato un certo malessere.

“Un certo malessere lo possiamo manifestare tutti. Palesare malessere è facile, tirare la carretta è più difficile. Per questo dico che è opportuno riflettere e cercare, non a botta calda, di avere un dialogo. Magari successivamente altrimenti si rischia di fare danni e basta. Però io sono dell'avviso, e l'ho detto anche durante la riunione, che spingere il carro è molto più arduo che stare a guardare e vedere gli altri che faticano. E questo è un monito per tutti. Poi può darsi pure che ci siano fantini, cocchieri, cavalli che non sono all'altezza però prima bisogna tentare di aiutare il carro che fatica, e non solo per motivi politici. Quando vedi che non hai risorse, che ci sono delle difficoltà per dare un cambio di passo è evidente che i problemi esistono. Un uomo come me, che ha un'esperienza politica ed amministrativa, aveva messo in conto una situazione del genere. Ma non per questo mi sono sottratto o non ci ho messo la faccia. Io la faccia ce la metto ma voglio cambiare, cercare di imprimere una volontà diversa. Speriamo di riuscirci”.

In questi 10 mesi però i problemi non sono mancati, forse si aspettava di vedere qualcosa di più.

“E' vero, i problemi ci sono stati. Però non è creandone altri che si risolve la situazione, si sommano. Anche io volevo vedere cose migliori: una città più decorosa, una pavimentazione diversa, tutte le mura del centro storico restaurate, un cielo azzurro. Però io credo che il sindaco Arena, anche se su Facebook si mostra in tutte le sue forme, non possa essere scambiato per la Fata turchina. Non esiste una bacchetta magica che possa risolvere in un sol colpo tutte le problematiche”.

“Questa mia riflessione – prosegue Marini - non è di contrasto con Purchiaroni però non posso dare la colpa ai miei consiglieri. Al momento è anche inappropriato affrettarsi nella valutazione degli assessori perché è troppo breve il tempo intercorso dall'inizio del mandato”.

L'uscita di Purchiaroni dal gruppo può creare problemi di equilibri in giunta o nelle commissioni? E con gli alleati del centrodestra?

“Per quanto lo riguarda, da quello che ha dichiarato, non credo. Rispetto alla coalizione ricominciare un'altra volta a discutere sui numeri, ricreare un'impasse sarebbe veramente segno di immaturità. E su questo ho già dichiarato che se lo scenario dovesse essere quello di continuare a discutere sulla base di personalismi sarebbe bene non dimettersi dal gruppo ma andarsene proprio. Ci abbiamo messo la faccia e dobbiamo tutelarla con il lavoro e l'impegno”.




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