ANNO 14 n° 110
Lo stupro è stupro ma quando è fatto da chi accogli ha un sapore ancora più infame''
Così scriveva su Facebook Lorenzo Chiricozzi, il padre del 19enne finito in carcere con le accuse di violenza sessuale di gruppo e lesioni ai danni di una 36enne

VITERBO - ''Lo stupro è stupro ma quando è fatto da chi accogli ha un sapore ancora più infame.''

Così scriveva su Facebook Lorenzo Chiricozzi, padre di Francesco, il 19enne arrestato insieme al 21enne Riccardo Licci con le pesantissime accuse di violenza sessuale di gruppo e lesioni ai danni di una 36enne viterbese portata in un circolo privato e poi violentata e filmata per ore la notte tra l'11 e il 12 aprile scorso.

La frase è stata scritta dal genitore più di un anno fa ma riletta oggi, alla luce della vicenda giudiziaria in cui è coinvolto il figlio, suona quasi come una beffa. La bacheca di Lorenzo ''Nenne'' Chiricozzi, accessibile soltanto agli ''amici'' dopo il misfatto di piazza Sallupara, è infatti un pullulare di post che riportano notizie di aggressioni e stupri. Esclusivamente, però, quando gli autori di questi abominevoli reati sono cittadini stranieri e immigrati.

In particolare, il padre del 19enne ad agosto 2017 commenta così una notizia sullo stupro di Rimini: ''Pazzesco e tutti i buonisti in silenzio.'' Qualcuno in silenzio però non c'è stato e gli ha risposto: ''A Nenne questi tipi di reati non hanno giustificazioni come per la pedofilia, reati INFAMI, se ne sta parlando giustamente, ma quello che non capisco e come mai i cattivisti o i perbenisti si attivano solo in questi casi e poi per gli altri 4.000 strupri che ci sono in Italia ogni anno non spendono una sola parola e neanche partecipano alle diverse manifestazioni che nel frattempo ci sono state, non vorrei che sia il colore della pelle a rendere lo stesso reato INFAME più o meno grave... I perbenisti dove erano quando poco tempo fa dei ragazzi italianissimi a Montalto hanno stuprato una ragazza per tutta una notte. I reati soprattutto quelli infami vanno puniti sempre allo stesso modo a prescindere da chi li commette e devono avere la stessa valenza mediatica.''

La replica di ''Nenne'' è la seguente: ''Non fare la parte della Nezia sai benissimo che lo stupro è stupro e basta ma fatto da chi accogli ha un sapore ancora più INFAME e tu anche se non sei libero di dirlo lo pensi''. Come se ci fossero stupri di serie A e serie B a seconda della nazionalità del carnefice. L'utente prova a fargli capire la gravità dell'affermazione, se ci sia riuscito o meno non è dato sapere visto che il padre di Chiricozzi non gli ha più risposto: ''La parte della Nezia in questo caso l'hai fatta tu. Io già mi sono espresso diverse volte su questo problema e in particolare sui fatti di Montalto dove a te non ti ho mai sentito, forse eri distratto. L'infame reato di stupro non ha nessun sapore diverso ed è grave che tu lo pensi. A me non interessa chi lo commette né tantomeno il suo colore, per me è uguale e sempre gravissimo mentre per te sembra, per proprietà transitiva, che se l'infame è italiano e meno peggio di uno di colore. Questo è gravissimo e spero che te ne renda conto.''



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