ANNO 14 n° 88
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L'Isis a Tuscania (ma è solo Carnevale)
Domenica ha sfilato un gruppo mascherato da militanti dello Stato Islamico

TUSCANIA - ''A Carnevale ogni scherzo vale'' recita il famoso detto. Quello che hanno pensato di fare alcuni figuranti della sfilata di carri allegorici a Tuscania però sembra essere davvero sopra le righe. Circa sette persone, compresi alcuni bambini, domenica scorsa hanno sfilato a bordo di una jeep (anzi, il classico pick-up ormai auto ufficiale del gruppo terroristico) mascherati da militanti dell’Isis, lo Stato Islamico, che sta seminando il panico sia in Medio Oriente sia in territorio europeo.

Con indosso tute militari, passamontagna, maschere antigas e dotati di armi finte e di bandiere nere somiglianti a quelle che spesso vediamo nei filmati propagandistici realizzati dallo Stato Islamico, il gruppo ha sfilato per le strade della città tra gli sguardi increduli e (forse) divertiti dei tantissimi cittadini presenti lungo le vie del paese in occasione dei festeggiamenti per il Carnevale.

Chissà cosa avrà realmente pensato il pubblico di grandi e piccini nel vedersi di fronte, accanto a dragoni cinesi, carri allegorici dedicati ai film della Walt Disney e gruppi di ballo variegati, una jeep con a bordo finti jihadisti. Nonostante l’iniziale sbigottimento, sembra che l’originale (e anche un po’ azzardata) idea sia stata apprezzata dal pubblico, almeno secondo quanto sottolineato dal gruppo Obiettivo Comune, la lista che appoggia il sindaco Fabio Bartolacci, attraverso la propria pagina Facebook. ''Quest'anno dopo tanto, il Carnevale torna in grande. Grazie al Centro Diurno Anziani Domenico Bellomarini e in particolare il gruppo di ballo, abbiamo visto sfilare un bellissimo drago cinese contornato da una miriade di maschere orientali. Anche la scuola elementare, attraverso alcuni genitori, ha allestito un bellissimo carro della Walt Disney. Un attimo di sgomento quando si è presentata una jeep con sopra alcune maschere ispirate all'Isis, una forma scaramantica per scacciare i timori e ridere sopra su cose a volte troppo serie. Per questo, noi di Obiettivo Comune, ringraziamo tutti quelli che hanno partecipato e hanno contribuito a far trascorrere una domenica di gioia a tanti bambini ma altrettanti adulti. Questo è il presupposto per poter pensare nel futuro a un appuntamento annuale con il carnevale''.

L’idea è stata assolutamente originale, non c’è che dire. Solo pochi coraggiosi avrebbero potuto decidere di mascherarsi proprio da militanti dell’Isis in un momento così delicato. Tutti ricordiamo le terribili immagini diffuse dallo Stato Islamico in cui i jihadisti vengono ripresi mentre minacciano di marciare - anche in questo caso a bordo di pick-up - alla volta di Roma per seminare il terrore nella popolazione italiana ma anche europea.

L'obiettivo di questa irriverente ''banda carnevalesca'' era evidentemente quello di sdrammatizzare e allontanare a suon di risate e divertimento la paura alla quale l'Isis ci ha ormai relegato. Sulle bandiere nere che avevano con sè, infatti, si nota la presenza del simbolo della pace e la significativa scritta ''isisstronzi''. Certo, nonostante le nobili intenzioni, l'esperiemento può essere apparso quantomeno azzardato e di cattivo gusto. In molti sembrano aver storto il naso, soprattutto alla vista di alcuni bambini mascherati da soldati o da arabi sfilare sulla jeep accanto ad alcuni ''finti jihadisti''. Proprio sul popolare social network Facebook, sono stati diversi i commenti critici dei tuscanesi nei confronti dei protagonisti di questa vicenda. E poi: c'era proprio bisogno di fare propaganda - seppure in chiave ironica e critica - a chi decapita le persone?

Tuttavia, non è questa la prima occasione in cui alcune maschere di Carnevale suscitano non poche polemiche. Proprio la scorsa settimana il sito di commercio elettronico Amazon è stato al centro di una vera e propria bufera, colpevole di aver commercializzato la vendita di particolari costumi da ''profugo'' per bambini. Dopo la valanga di critiche ricevute, il sito ha provveduto con la rapida eliminazione dell'annuncio ma ormai il danno era stato fatto. Il caso di Tuscania, dunque, contribuisce a dimostrare che evidentemente a Carnevale sembra essere davvero tutto consentito, anche alcune esagerazioni. Con buona pace di chi non avesse gradito. 

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