ANNO 14 n° 89
''Le regole valgono per tutti!''
Fare! e Unione della Tuscia initervene sulla chiusura del teatro di Caffeina

VITERBO - Riceviamo da Fare! Con Flavio Tosi, Unione della Tuscia e pubblichiamo:

“Siamo contrari ad ogni forma di abusivismo, anche quando a giustificarlo siano persone politicamente vicine alla nostra area”. Con queste parole la segreteria provinciale di Fare! con Tosi e quella di Unione della Tuscia stigmatizzano quanto avvenuto in questi giorni in merito alla chiusura di una struttura finalizzata allo spettacolo, aperta, come poi appurato, in difetto delle necessarie autorizzazioni.

“Tornano in mente le parole di Almirante – proseguono – che affermava come 'se a commettere un reato dovesse essere uno dei nostri la pena dovrà essere il doppio'. Questo pensiero deve essere ben chiaro a tutti, anche a chi in questi giorni si sta esponendo con dichiarazioni impossibili da condividere. Non riusciamo a comprendere le parole di alcuni esponenti del centro-destra locale che tendono ad avallare comportamenti che non sono conformi alle leggi e in particolare al Testo Unico in materia di sicurezza. E' indispensabile rispettare quanto previsto, per il bene degli spettatori: una famiglia deve poter frequentare un luogo dando per scontato che tutto sia in regola, nella certezza che chi ha controllato a monte non abbia trascurato nulla, al fine di far vivere ai propri figli serate di aggregazione in tranquillità”.

Tutto diventa più grave se si pensa di utilizzare questa situazione per un cieco attacco verso l'amministrazione Michelini: “E' assurdo pensare di attaccare la maggioranza a prescindere, va fatto se ci sono motivazioni valide ed a questo non ci siamo mai sottratti. Ma in questo caso, se mancano le autorizzazioni, si fa solo polemica sterile e non rispondente alla realtà. Ci chiediamo – concludono – cosa sarebbe accaduto se lo stesso comportamento fosse stato tenuto per qualsiasi altro soggetto che avesse aperto un locale di pubblico intrattenimento senza il rispetto delle regole previste: avremmo assistito alla stessa levata di scudi?”

 




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