ANNO 14 n° 88
''Le parole del Papa ci rassicurano''
Signori di Confartigianato sul discorso di Bergoglio

Riceviamo e pubblichiamo da Stefano Signori

VITERBO - Il made in Italy è la nostra storia produttiva. E' la ricetta con la quale l'Italia attraverso la qualità si è presentata al mondo, la moda, la cucina, i prodotti enologici, la motoristica di alta ingegneria, il design di alta qualità, l' estetica ed i prodotti alimentari ...

Anche questo anno le nostre piccole e medie imprese hanno avuto un export attivo per un importo di circa 117 miliardi di euro , con un incremento pari al 1,3% , aumento di tutto rispetto nei confronti dell'anno precedente ...

Si tratta certamente di un valore economico, ma è soprattutto un valore etico e sociale espresso dagli imprenditori, dalle loro famiglie e dalle comunità territoriali, che hanno trasmesso e custodito genio ed inventiva .

Un saper fare , una conoscenza, una passione per il lavoro d'impresa, relazioni di anni, che riescono a produrre il miracolo della rinascita, che crea a sua volta occupazione, benessere, ma soprattutto coesione sociale .

Papa Francesco lo ha detto durante la sua ultima visita pastorale a Genova .

''l'imprenditore è una figura fondamentale di ogni buona economia . Non c'e' buona senza buoni imprenditori , senza la capacità di creare lavoro e prodotti .L'imprenditore deve essere prima di tutto un lavoratore , capace di creatività amore per la propria impresa , passione ed orgoglio per l'opera delle mani e dell'intelligenza sua e dei lavoratori ... Per noi il lavoro porta benessere, ma soprattutto dignità ed inclusione sociale . Per questa ragione siamo a favore del 'Lavoro di cittadinanza' e non del ' Reddito di cittadinanza' 

''Non so può guadagnare senza lavorare - afferma il presidente Signori - Per noi le imprese non sono astratti strumenti per fare soldi, sono luoghi dove si conoscono le persone, dove i lavoratori hanno anima, luoghi dove si svolge una parte della nostra vita. Siamo convinti e sposiamo totalmente le parole del santo padre quando asserisce che quando l'economia perde contatto con i volti delle persone concrete, diventa un'economia senza volto e quindi un'economia spietata'' – ''per noi aggiunge Stefano SignorI - un'economia speculativa e spersonalizzata”. Citando ancora una volta il Santo Padre, “Le imprese hanno quella mistica dell'amore, l'amore per il ben fatto, per la ricerca della perfezione, la ricerca del bello, un modo di rendere merito alla creazione, perché in ognuno di noi e attraverso tutto ciò che ritrova la propria passione e soprattutto la propria dignità''.




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