ANNO 14 n° 89
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Lavoratori Cup: č ancora braccio di ferro
Sit-in mentre era in corso il tavolo il prefettura. Dipendenti decisi a non firmare

VITERBO – “Ai ricatti non cediamo, non firmiamo”. Questo è solo uno degli slogan dei lavoratori cup che questa mattina hanno manifestato in prefettura contro il passaggio alla nuova società che ha vinto la gara. Passaggio che comporterebbe un taglio importante sulle retribuzioni.

Il sit-in si è svolto in contemporanea al tavolo convocato dal prefetto, Bruno, alla presenza del rappresentante della Regione, dei sindacati e della impresa aggiudicatrice del servizio. Proprio dal rappresentate della Regione è arrivata una doccia fredda per i lavoratori quando ha detto che l’azienda che si è aggiudicata il servizio nella Asl Roma 5 sta licenziando i dipendenti che non hanno sottoscritto il nuovo contratto. A Viterbo hanno firmato una trentina di lavoratori su 120.

I rappresentanti dei Cobas anche questa mattina hanno ribadito la loro contrarietà a sottoscrivere il contratto e la volontà di vedersi riconosciuti i propri diritti, ossia la retribuzione attuale. I numeri non tornano: secondo i sindacati con il passaggio alla nuova impresa, un full time può perdere fino a 238 euro e 119 part time al mese.

La differenza sarebbe dovuta al passaggio dal contratto del commercio a quello multiservizi. Il 9 gennaio la società vincitrice della gara dovrebbe subentrare ma in queste ore si cerca un accordo in extremis, di verificare se si possono uniformare gli stipendi di Viterbo con quelli delle altre Asl. Al momento la situazione resta in stallo.




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