di Irene Minella

ORTE – ''L’asilo nido non chiuderà, non è vero nulla''. Il sindaco di Orte, Angelo Giuliani, spiega a Viterbonews24 la questione riguardante la struttura comunale per bambini che in questi giorni sta infiammando gli animi dei gruppi politici, delle associazioni e dei cittadini ortani.

''Si sta facendo una semplice e sterile polemica politica che non ha fondamento – dice il primo cittadino -. Non è vero che l’asilo nido comunale chiuderà i battenti. Da lunedì i bambini potranno entrare nella struttura che fino a dicembre sarà sotto la gestione comunale, come lo è sempre stato in questi anni. Da gennaio le cose cambieranno, ma in meglio''.

''Fino ad oggi, infatti, la mia amministrazione come quelle che mi hanno preceduto, hanno avuto una gestione interna, pubblica, dell’asilo nido cercando di mantenere tariffe bassissime per agevolare le famiglie – prosegue Giuliani -. Ma ora, per esigenze amministrative e per il fatto che non sia più possibile per questo Comune continuare a fare proroghe su proroghe, è arrivato il momento di un nuovo bando per l’affidamento della struttura. Si tratta di un progetto di comodato d’uso gratuito ad una cooperativa, un’operazione nata anche comparando costi e servizi attuali''.

''Spesso infatti le famiglie con bambini piccoli ci hanno chiesto un ampliamento dei servizi a cui, tuttavia, la gestione comunale non può fare fronte per via dei costi – aggiunge -. Il nuovo bando, che partirà ad ottobre non prima di un confronto con le stesse famiglie di Orte, invece permetterà un ampliamento delle prestazioni della struttura accontentando le esigenze e le richieste dai genitori come l’apertura domenicale e nei mesi estivi dell’asilo nido e l’estensione giornaliera delle ore. Se ci sarà un aumento delle tariffe questo sarà irrisorio e comunque compensato dall’incremento dei servizi''.

''I soldi che il Comune risparmierà da gennaio – conclude il sindaco Giuliani – verranno rimpiegati per le attività sociali rivolte ai bambini, per dare una mano alle famiglie meno abbienti, magari a sostenere i costi per portare i propri figli al nido, e anche per migliorare la stessa struttura dell’asilo''.