ANNO 14 n° 116
La Viterbese sceglie l'isolamento
I gialloblu preparano in disparte la gara col Livorno per sfatare il tabu

di Stefano Renzo

VITERBO – La Viterbese si isola. Dal mondo che la circonda, dalla città e dai tifosi, da tutti e da tutto. Lo fa nell’antivigilia della partita di Livorno, giovedì, quando annulla, senza spiegarne i motivi, il consueto incontro del tecnico con i cronisti attuando un silenzio stampa peraltro non proclamato; lo fa alla viglia della trasferta in terra toscana, ieri mattina, quando chiude i cancelli dello stadio Rocchi impedendo ai tifosi e a chicchessia di entrare per assistere all’ultimo allenamento settimanale della squadra. Lo fa senza la pur minima comunicazione preventiva, e stando ai si dice sarebbe una decisione non limitata a questo fine settimana ma che perdurerà nel tempo. D’altra parte, a casa sua ognuno fa come gli pare e la Viterbese a casa sua ritiene che la cosa migliore da fare in questo momento sia chiudersi in uno splendido isolamento. I tifosi e la città se ne faranno una ragione.

Premessa necessaria ed ora interessiamoci di Livorno – Viterbese che va in scena alle ore 14,45 (con un quarto d’ora di ritardo sull’orario previsto, come deciso dalla Lega Pro e dell’Assocalciatori per solidarietà nei confronti di quei calciatori recentemente vittime di violenze) e che si preannuncia come uno scontro diretto tra due squadre che sono alla ricerca di un risultato che possa interrompere un momento non proprio brillante del rispettivo cammino stagionale.

La Viterbese, è noto, è riuscita nella non facile impresa di perdere due gare interne consecutive che dovevano proiettarla verso l’altra classifica, mentre il Livorno che non vince e non segna gol da oltre un mese è riuscito non solo a perdere quel secondo posto che aveva conquistato alla 25^ giornata dopo una rimonta strepitosa (13 risultati utili consecutivi) ma vede in pericolo anche il quarto posto che occupa attualmente. Due cose accumunano amaranto e gialloblu: oltre alla necessità di fare risultato, la lunga serie di infortuni che hanno finito per condizionare il rispettivo cammino.

Che Viterbese sarà quella che scenderà in campo oggi all’Armando Picchi? E’ la domanda del giorno, una domanda che difficilmente trova risposta, non tanto per lo schieramento che Cornacchini proporrà quanto per lo stato d’animo con cui i gialloblu saranno in grado di scendere in campo. Definire tremenda la settimana che si avvia a conclusione sembra un complimento ed ora resta da verificare come la gialloblu riuscirà a reagire sul campo alle sollecitazioni (si fa per dire) arrivate, anche maldestramente, da ogni parte. L’ipotesi da sperare è che il morale, e l’orgoglio, di Cuffa e compagni permetta loro di dimostrare sul campo di non essere scarsi (eufemismo) come sono stati definiti giusto una settimana fa.

Per quanto riguarda lo schieramento, prevista qualche variazione. Le assenze sono quelle di Scardala, Sforzini, Jefferson e Cenciarelli, con Falcone che ha accusato un affaticamento che gli ha fatto saltare un paio di allenamenti; rientra Cuffa dopo squalifica. Cornacchini in settimana ha provato diverse alternative a più di una soluzione. Per quello che si è visto nella rifinitura di eri mattina, la Viterbese potrebbe schierarsi con un forse inatteso 3-5-2. Staremo a vedere.

LIVORNO (4-3-1-2): Mazzoni; Toninelli, Benassi, Gasbarri, Franco; Marchi, Luci, Gemm, Valiani; Ferchichi; Maritato, Murilo. All. Foscarini.

VITERBESE (3-5-2): Iannarilli; Dierna. Miceli, Pacciardi; Celiento, Cuffa, Doninelli, Cruciani; Neglia, Jallow. All. Cornacchini.

ARBITRO: Alessandro Meleleo (Casarano).

Assistenti: Andrea Zingrillo (Seregno), Veronica Martinelli (Seregno).



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