ANNO 14 n° 116
''La Torre di Pasolini rischia di trasformarsi in una casa vacanza''
Lo sfogo di una lettrice

SORIANO NEL CIMINO - Riceviamo e pubblichiamo da una lettrice:

La Torre di Chia, meglio conosciuta come Torre di Pasolini, rischia di trasformarsi in qualcosa che mai avrebbe voluto il poeta: una casa vacanza. Pasolini trascorse i suoi ultimi cinque anni in questo luogo da lui definito 'il più bello del mondo'. La Torre, immersa nel verde, risale al 1200 ed è situata nei pressi di Chia, frazione di Soriano nel Cimino ( Vt). Era il 1964 quando il regista stava facendo i sopralluoghi per il film Il Vangelo secondo Matteo e scopri' l'antica torre abbandonata e decise di girare la scena del battesimo di Gesù nelle Cascate di Fosso Castello.

Due anni dopo scrive che vorrebbe andare a vivere nella Torre, ma riusci' ad acquistarla solo nel 1970 ,la fa ristrutturare dallo scenografo Dante Ferretti e ai piedi della torre fa costruire una piccola casetta di vetro con all'interno una cucina e lo studio dove invierà alcune delle Lettere luterane, scriverà Petrolio, opera incompiuta e si dedicherà alla pittura.

La Torre di Chia è un luogo sacro: si ha l'impressione che lo spirito del poeta sia rimasto qui, in un’atmosfera di profonda tranquillità, lontano dalle abitazioni, dai rumori, dal caos. Rappresenta, per il viterbese, un gioiello culturale da preservare, tutelare e difendere, esattamente come avrebbe fatto Pasolini. Infatti scriverà proprio a proposito della provincia di Viterbo “Quel che va difeso è tutto il patrimonio nella sua interezza.

Tutto, tutto ha un valore, vale un muretto, vale una loggia, vale un tabernacolo, vale un casale agricolo. Ci sono casali stupendi che dovrebbero essere difesi come una chiesa o come un castello, ma la gente non vuole saperne, hanno perduto il senso della bellezza e dei valori tutto è in balia della speculazione. Ciò di cui abbiamo bisogno è di una svolta culturale, un lento sviluppo di coscienza.

La Torre è oggi proprietà di Graziella Chiarcossi, cugina di Pasolini e la zona verde intorno è di proprietà dell’Università agraria di Viterbo. Il Corriere di Viterbo scrive: ''8 anni fa venne presentato ed approvato il progetto per la realizzazione del Parco Letterario Pasolini, trasmesso poi alla Regione Lazio. Con la sua approvazione si potrebbero trovare delle soluzioni affinchè la Torre non cada in mano private e tanto meno diventi una casa vacanza. Una proposta rimasta intrappolata in una delibera a cui mai è stata data attuazione, a causa pare del diniego dell’Università agraria''.

Eppure è stato rilevante l’impegno di Pasolini per l’università viterbese. Infatti propose per la città un’università per stranieri sull'esempio di Perugia, di un centro culturale per la Tuscia ed è soprattutto noto il suo impegno in prima persona per rendere statale l'università di Viterbo.

La Tuscia possiede un posto che ha un valore inestimabile ed è necessario valorizzarlo in nome di Pasolini e conservarlo esclusivamente secondo la sua volontà.




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