ANNO 14 n° 110
La terapia infiltrativa con acido ialuronico via eco-guidata per la patologia artrosica dell’anca

 

Dott.ssa Zucchi, che cos’è l’artrosi dell’anca?

L’osteoartrosi (AO) dell’anca è una patologia degenerativa articolare molto comune, responsabile di grave disabilità per il paziente, sia per il dolore e la limitazione funzionale che la caratterizzano, sia per l’inabilità progressiva che ne deriva.

Come viene trattata?

Lo scopo del trattamento di questa patologia è quello di ridurre il dolore e la rigidità articolare, di limitare la progressione dell’inabilità alla deambulazione favorendo un incremento della mobilità articolare al fine di migliorare la qualità di vita del paziente. Attualmente è una patologia che viene trattata sia con un approccio non farmacologico che con un approccio farmacologico. L’approccio non farmacologico, che prevede essenzialmente la riabilitazione muscolare e la perdita di peso corporeo (in caso di obesità moderata/grave) è particolarmente importante nella popolazione anziana, dove la presenza di differenti stati patologici e dunque l’utilizzo di molte terapie farmacologiche contemporaneamente, con il rischio di tossicità poli-farmacologica, non permettono l’utilizzo di farmaci specifici per il dolore. Nella maggior parte dei casi, la terapia fisica da sola non riesce a ridurre il dolore ed i pazienti necessitano di terapie farmacologiche, primi tra tutti i FANS, ovvero i farmaci antiinfiammatori non steroidei. Questa classe di farmaci però è gravata da effetti collaterali gravi nel lungo termine che riguardano sia l’apparato cardiovascolare che gastrointestinale ed inoltre hanno una tossicità selettiva per il rene, per cui non possono essere utilizzati nel lungo periodo.

Esiste un altro metodo per trattare la patologia?

Si. Negli ultimi anni, si è andata sempre più ad affermare la terapia infiltrativa intrarticolare con acido ialuronico via eco-guidata.

Che cosa vuol dire via eco-ecoguidata?

Vuol dire che tale procedura può essere eseguita correttamente all’articolazione dell’anca solamente con l’ausilio della guida ecografica, in quanto l’anca è un’articolazione profonda, il cui accesso è situato in prossimità del fascio vascolo-nervoso femorale e la metodica ecografica, oltre a consentire di accedervi in sicurezza, evita l’iniezione intrarteriosa e permette di adattarsi di volta in volta a possibili variabili anatomiche e di perfezionare ed approfondire le diagnosi. E’ per questo motivo che tale procedura non viene eseguita nella comune pratica clinica.

Che cosa è l’acido ialuronico?

L'acido ialuronico (HA) è una molecola naturale che gioca un ruolo importante nell’ articolazione in quanto è sintetizzata dalle cellule normalmente presenti nell’articolazione ed è responsabile delle proprietà viscoelastiche del liquido sinoviale, contribuisce inoltre, ai meccanismi di lubrificazione articolare nelle condizioni di carico e protegge il tessuto dalla penetrazione di cellule infiammatorie. Il liquido sinoviale nei pazienti artrosici è più povero sia di elasticità che di viscosità. L'iniezione intra-articolare di acido ialuronico chiamata viscosupplementazione serve a restaurare le proprietà fisiologiche del liquido sinoviale ed a migliorare la meccanica articolare.

Per chi E’ indicata la terapia infiltrativa con acido ialuronico?

Le linee guida dell' 'American college of Rheumatologists' (ACR) suggeriscono che l'uso della terapia intra-articolare con acido ialuronico è indicata:

 Per tutti i pazienti affetti da artrosi sintomatica dell'anca mono o bilaterale

 Per tutti i pazienti con alterazioni radiografiche caratteristiche di artrosi con grado 1, 2 o 3 secondo la classificazione di Kellgren-Lawrence

 Per pazienti che non possono assumere anti-infiammatori

 Per pazienti anziani che già eseguono politerapie per altre malattie

 Per tutti i pazienti con artrosi dell'anca mono e bilaterale nelle fasi iniziali

 Per i pazienti che non hanno avuto risultati con terapie riabilitative

 Per i pazienti che non hanno avuto beneficio dall’utilizzo di FANS

 Per pazienti giovani con stadio iniziale di malattia

Per chi NON è indicato l’uso della terapia infiltrativa con acido ialuronico?

 per pazienti in terapia anticoagulante per evitare la possibilità di emorragie intra-articolari o peri-capsulari

 per pazienti in cui la rima articolare non è visibile radiologicamente o ecograficamente

 per pazienti affetti da connettivopatie e/o sottoposti a terapia corticosteroidea

 per pazienti con grado avanzato di artrosi per i quali sia stata già posta indicazione alla protesi d'anca

Dove viene eseguita tale procedura?

Presso il nostro studio. Abbiamo standardizzato una tecnica sicura ed altamente ripetibile di iniezione intra-articolare dell'anca con guida ecografica di acido ialuronico al fine di garantire una valida viscosupplementazione, ridurre il dolore del paziente, garantire una maggiore mobilità ed un ritorno ad una buona qualità di vita senza assumere farmaci per il dolore

In che modo viene eseguita la tecnica infiltrativa?

I pazienti sono esaminati in posizione supina con l'anca in rotazione interna di 15-20°. Viene sterilizzata con apposita soluzione tutta l’area addominale ed inguinale per garantire una zona di assoluta sterilità. Successivamente si inizia la valutazione dell’anca malata tramite l’utilizzo di una sonda Convex 7 MHz lineare o 3,5 MHz Convex transducer con applicata una guida sterile per biopsia. L'articolazione è esaminata attraverso un approccio anteriore para-sagittale, laterale rispetto ai vasi femorali, evidenziabili con il color-doppler. La sonda è allineata con l'asse del collo del femore comprendente anche l'acetabolo e la testa del femore. Una volta trovato l’esatto punto per l’accesso all’articolazione, si esegue l'iniezione intra-articolare inserendo nella guida bioptica un ago spinale G 20 0,9 x mm 90 con un approccio anterosuperiore. Quindi, utilizzando un software di guida ecografica bioptica in 'real-time', l'ago viene introdotto nel recesso anteriore della capsula, a livello della testa del femore. Viene iniettata la fiala di acido ialuronico nell'anca seguendo la sua diffusione all'interno dell'articolazione con monitoraggio diretto del liquido in tempo reale. In tutti i casi si ha la visualizzazione diretta dell'introduzione dell'ago nella cavità articolare e dell'iniezione dei prodotti all'interno della stessa. Viene applicato un cerotto medicato al termine della procedura.

Quanto dura la procedura?

La durata dell'esecuzione della tecnica iniettiva oscilla tra i 7 ed i 10 minuti.

Occorre qualche accorgimento particolare prima o dopo la procedura?

Non occorre anestesia locale o generale. Non occorre una preparazione antecedente all’infiltrazione. Finita la procedura infiltrativa il paziente non ha alcun tipo di limitazione in nessuna attività. Può camminare o guidare, salire e scendere le scale. Non è richiesta alcun tipo di assunzione farmacologica dopo la procedura

Ci sono delle complicanze?

I nostri dati preliminari di 10 anni di esperienza, oltre 10.000 iniezioni, hanno evidenziato che i prodotti di acido ialuronico sono sicuri ed efficaci. In nessun paziente sono stati osservati effetti collaterali o complicazioni sistemiche ed infettive. In pochi pazienti localmente è stato riferito un lieve senso di peso a carico dell'articolazione infiltrata della durata di 1-2 giorni che comunque è terminato senza lasciare sequele. In nessun caso i pazienti hanno dovuto interrompere la loro attività quotidiana o assumere una medicazione aggiuntiva. La terapia è stata ben sopportata e ha avuto efficacia nonostante l'elevato grado clinico e radiologico di malattia di alcuni casi. La guida ecografica risulta inoltre più economica e veloce rispetto alla guida TAC o fluoroscopica. Può essere ripetuta più volte senza problemi di carico di radiazioni né per l'operatore né per il paziente.

Avete un protocollo terapeutico?

Si. Dopo una prima visita, con anamnesi ed esame obiettivo, ed in seguito alla visualizzazione dell’esame radiografico viene data l’indicazione per eseguire la procedura. Generalmente facciamo la prima infiltrazione, la ripetiamo dopo 1 mese e poi dopo 3 mesi dall’ultima. In seguito, portiamo avanti il paziente, in assenza di sintomatologia, con una infiltrazione ogni 6 mesi o 1 ogni anno a seconda delle necessità e del grado della patologia.

Quali sono stati i vostri risultati?

In assoluto abbiamo riscontrato una importante riduzione della disabilità e del dolore. Inoltre, bisogna considerare che il miglioramento della funzionalità articolare si associa alla ripresa dell'attività lavorativa e/o sociale. Inoltre, la riduzione del consumo di FANS da noi documentata nella maggioranza dei casi trattati condurrebbe oltre che alla riduzione dei costi diretti della spesa per i FANS e per i gastroprotettori con essi prescritti, anche alla riduzione dei costi indiretti dovuti agli effetti secondari evitati (sanguinamenti gastro-intestinali, ipertensione arteriosa, insufficienza renale e cardiaca, ospedalizzazione etc.).

La nostra esperienza suggerisce che la viscosupplementazione dell'anca nei pazienti con malattia artrosica localizzata all'anca, è una terapia locale ben tollerata e scevra da mortalità.

 

Per info: www.studioortopedicozucchi.it

Aperti il lunedi, martedi, giovedi dalle 14.00.

Per appuntamento tel. 0761304727




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