ANNO 14 n° 110
La Talete perde al Tar contro i Comuni Cobalb
Ora lo dicono anche i giudici: la societą deve farsi carico del loro servizio di fognatura e depurazione. Ieri nuovo incontro in Prefettura per il passaggio

VITERBO - Adesso lo dice anche il Tar: la Talete dovrà farsi carico della rete fognaria e del collettore della Cobalb. Insomma, altri costi. Sempre che la Talete stessa riesca a sopravvivere, schiacciata come è da una montagna di debiti.

A stabilirlo non è una, ma addirittura sette sentenze emesse nei giorni scorsi dal tribunale amministrativo del Lazio che in questo modo ha respinto altrettanti ricorsi presentati dal gestore idrico contro le delibere approvate dai Comuni soci della Comunità di bacino del lago di Bolsena - ora in liquidazione - alla fine del 2017.

Sul passaggio è aperto da alcuni mesi un tavolo in Prefettura (ieri una nuova riunione), che però al momento non ha prodotto ancora effetti concreti. 

Le delibere contestate sono quelle dei Comuni di Grotte di Castro (20 settembre), Gradoli (6 dicembre), Capodimonte (21 dicembre), Montefiascone (14 dicembre), Marta (12 dicembre), Bolsena (29 novembre), San Lorenzo Nuovo (6 dicembre). Decisioni che erano state formalizzate anche in una assemblea il cui verbale era stato trasmesso a Talete affinché desse seguito a tutte le procedure successive. Ma così poi non è stato.

In sostanza, le singole amministrazioni stabilivano di affidare a Talete la gestione del servizio di fognatura e di depurazione delle acque reflue, a decorrere dal 1° gennaio 2018, unitamente ai relativi beni e impianti in concessione gratuita, e di sciogliere dunque in via anticipata, dal 31 dicembre 2017, il contratto di servizio in essere con Cobalb.

Al Tar sono bastate poche parole per ribadire quello che i comuni del Coblab sostengono da tempo. E cioè che Talete doveva subentrare subito, sin dalla sua costituzione. “Il Collegio –  chiarisce poi il dispositivo - ritiene sostanzialmente perfezionata la fattispecie di assegnazione prevista dalla legge attraverso una serie di determine. Infatti l’Ato 1 Lazio nord-Viterbo stabiliva di affidare il servizio idrico integrato nell’ambito territoriale di sua competenza a una società in house, partecipata dalla Provincia di Viterbo e dai relativi Comuni; detta società veniva per l’appunto costituita in data 18 dicembre 2003, con la denominazione di Talete spa; con successivo atto di orientamento/indirizzo l’Ato 1 approvava il Piano d’ambito, il disciplinare tecnico, il programma di presa in carico delle gestioni e delle relative procedure, il regolamento per il trasferimento del personale, le modalità provvisorie dell’esercizio del controllo analogo, un regime transitorio per la gestione del servizio; con ulteriori atti di orientamento/indirizzo veniva approvata la convenzione, stipulata tra l’Ato 1 e Talete spa, per l’affidamento del servizio in esame''.

Da agosto intanto gli operai che si occupano della manutenzione degli impianti lavorano senza stipendio. Non c’è neanche la benzina per far funzionare i mezzi. Una situazione surreale, se si pensa che da questa attività dipende la salute delle acque del lago di Bolsena.




Facebook Twitter Rss