ANNO 14 n° 89
''La sconfitta? Menomale che è arrivata''
Il patron Camilli: ''L'illusione di essere imbattibili ci stava condizionando''

di Giulio Fede

VITERBO – Sarà una settimana tranquilla, quella che è iniziata ieri (e che calcisticamente parlando inizia oggi con la ripresa degli allenamenti). Parola di Piero Camilli, assicurazione fornita dal patron nel dopo gara di Piacenza dai microfoni di Diretta Sport. Un Camilli inizialmente sereno più di quanto si potesse pensare (ma la cosa, secondo molti, preoccupa più che tranquillizzare), che ha dato del visionario al cronista che prima del suo intervento aveva auspicato, malgrado la sconfitta, una settimana senza polemiche in vista della gara con il Livorno. Un Camilli che parlando ha mandato segnali precisi ed ha fornito indicazioni molto importanti.

''Siamo una matricola e come tale puntiamo a fare un campionato dignitoso, cercando di entrare nella griglia dei play off'', ha esordito il Comandante. E questa è la prima notizia che la dice lunga sulle ambizioni della Viterbese per la stagione in corso, che probabilmente deluderà coloro che sognavano, e magari ancora sognano, obiettivi più alti e prestigiosi. E ancora: ''La sconfitta di oggi? Menomale che è arrivata, almeno ci siamo tolti questo pensiero e questa illusione di essere imbattibili che ci stava condizionando. Adesso possiamo resettare il tutto e guardare avanti con ritrovata tranquillità: coltello tra i denti e si ricomincia. Una sconfitta ogni nove risultati utili consecutivi ci metterei la firma. Subito''.

Sul suo rapporto con Giovanni Cornacchini, il tecnico verso il quale era stato particolarmente critico dopo la gara di Gorgonzola, Camilli è stato laconico quanto tranquillizzante. ''Lui è il responsabile tecnico della Viterbese, io sono il responsabile economico, due cose distinte. I risultati gli stanno dando ragione, io certo non metto bocca nelle scelte tecniche, anche se poi vedo le partite, oggi ho fatto mille chilometri per assistere a questa sconfitta, e qualche commento mi permetto di farlo, credo di averne diritto''. Sembra il preludio ad un circostanziato giudizio sulla Viterbese appena vista a Piacenza ed infatti. ''Premesso che ci sta di vincere e ci sta anche di perdere, siamo passati alla difesa a tre quando credo che sarebbe stato meglio confermare quella ormai collaudata a quattro ed è uscito fuori, sarà una coincidenza, che il reparto che ha fatto peggio in questa circostanza è stato proprio quello difensivo. Non siamo stati capaci di gestire il vantaggio, troppi stravolgimenti nella squadra anche quando non sembra esserci bisogno ed alcune scelte che io non avrei fatto''.

Infine gli infortuni in serie, la chiusura sul mercato e un messaggio ai tifosi, a quei tifosi che a fine partita, sui social hanno definito la Viterbese una squadra mediocre. ''Gli infortuni fanno parte del gioco, purtroppo, ed ora sembra essere un momento non particolarmente favorevole per noi. No, intervenire sul mercato non rientra nei nostri programmi (la notizia di ieri di un interessamento nei confronti di Antonio Schetter è allora destinata ad essere classificata come una delle tante che il calcio mercato sforna?), vorrà dire che faremo di necessità virtù utilizzando i giocatori che abbiamo. Magari giocando in maniera diversa. Ai tifosi che criticano dico che non si può chiacchierare molto se si staccano mille biglietti a domenica, quando va bene. Io sono pronto ad andarmene anche domani mattina, se trovano uno disposto a prendere il mio posto''.

 

 

 

 

 

 

 

 



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